Ucraina, Trump: "Crimea è persa, Zelensky abbia visione realistica della pace"; Biden accelera su invio di 500 missili intercettori
Il consigliere di Trump: "La riconquista della Crimea è un obiettivo irrealistico e non è un obiettivo degli Stati Uniti. Se questa è la priorità di Zelensky, ossia riavere la Crimea e far combattere i soldati americani per riavere la Crimea, se la sbrighi da solo”
Mentre la Russia intensifica l'offensiva in Ucraina, negli Stati Uniti si fanno sempre più contrastanti le posizioni sulla guerra tra l’amministrazione uscente di Biden e quella entrante di Donald Trump: mentre la prima spinge per inviare armi a Kiev, la seconda ritiene che Zelensky debba accettare la pace, rinunciando ai territori ormai persi, compresa la Crimea.
Ucraina, Trump: "Crimea è persa, Zelensky abbia visione realistica della pace"
Dopo la vittoria del tycoon alle elezioni americane 2024, Putin ha intensificato i bombardamenti e il lancio di droni contro strutture energetiche, aeroporti militari e attrezzature delle forze armate ucraine in 147 aree del Paese per arrivare alla trattativa di pace, che il neo presidente Usa promuoverà, con una posizione di forza su Kiev.
Secondo Bryan Lanza, consigliere di Donald Trump, "la Crimea è persa". La nuova amministrazione non nasconde che punterà più a trovare un accordo per la pace immediato piuttosto che continuare a cercare il difficilissimo ripristino dell'unità territoriale del Paese, che costerebbe molte altre vite umane e soldi. Lanza si aspetta dal presidente Volodymyr Zelensky "una visione realistica della pace, e se venisse al tavolo a dire che la pace ci sarebbe solo con la Crimea ci mostrerebbe di non essere serio, perché la Crimea è persa".
"La riconquista della penisola", ha sottolineato il consigliere che lavora con Trump dal 2016, è un "obiettivo irrealistico" e soprattutto “non è un obiettivo degli Stati Uniti. Se questa è la sua priorità, riavere la Crimea e far combattere i soldati americani per riavere la Crimea, se la sbrighi da solo”.
Biden accelera sull'invio di armi
Questa posizione è diametralmente opposta a quella di Joe Biden il quale, prima che il presidente eletto entri in carica, ha intenzione di inviare 500 missili intercettori in Ucraina per i sistemi di difesa aerea a medio raggio Nasams e Patriot. Secondo una fonte dell’amministrazione Biden citata dal Wall Street Journal, gli Usa vorrebbero inviare le armi a Kiev prima che Trump arrivi ufficialmente alla Casa Bianca.
Proprio in questi giorni, però, Putin ha intensificato l'offensiva in Ucraina e solo nella giornata di venerdì si sono verificati 171 scontri sul fronte, con gli attacchi più intensi segnalati nelle direzioni di Pokrovsk e Kurakhiv. È stato lo stesso capo di stato maggiore dell’esercito ucraino a confermare che le sue forze stanno affrontando “una delle più potenti offensive russe” dall’inizio della guerra. Secondo alcune fonti sembra che la Russia sti conquistando 100 metri al giorno.