Ilaria Salis, chiesta revoca dell'immunità dall'Ungheria, Kovacs: “Sei una delinquente arrestata per aggressioni non una martire”
Da Strasburgo, in occasione della sessione plenaria del Parlamento europeo, gli eurodeputati dell'Ungheria hanno annunciato che il loro Paese ha chiesto la revoca dell'immunità per Ilaria Salis, accusata a Budapest di aver picchiato “cittadini ungheresi con sbarre di ferro”
Da Strasburgo, in occasione della sessione plenaria del Parlamento europeo, gli eurodeputati dell'Ungheria hanno annunciato che il loro Paese ha chiesto la revoca dell'immunità per Ilaria Salis, accusata a Budapest di lesioni e partecipazione a un'associazione criminale. La richiesta farà dunque cominciare a breve un iter che passerà dalle Commissioni, dove la neoparlamentare verrà ascoltata in audizione con in seguito il voto in plenaria.
Ilaria Salis, chiesta revoca dell'immunità dall'Ungheria
Ilaria Salis aveva tenuto un discorso molto duro nei confronti del sistema carcerario dell'Ungheria davanti al premier Viktor Orbán. Pochi minuti dopo la comunicazione della notizia da parte dei membri ungheresi, Ilaria Salis ha prontamente replicato sui propri profili social augurandosi che "il Parlamento scelga di difendere lo stato di diritto e i diritti umani, senza cedere alla prepotenza di una democrazia illiberale in deriva autocratica che, per bocca anche dei suoi stessi governanti, in diverse occasioni mi ha già dichiarato colpevole prima della sentenza".
Ilaria Salis, sempre nel suo post, ha cercato di “difendersi” parlando del futuro dell'Europa, a sua detta “minacciato da forze autoritarie”, e che per lei non sarebbe una coincidenza "che la trasmissione della richiesta al Parlamento sia avvenuta il 10 ottobre, il giorno successivo al mio intervento in plenaria sulla presidenza ungherese, quando ho criticato duramente l'operato di Orban".
Secondo l'eurodeputata non sussistono "le condizioni minime affinché in Ungheria possa svolgersi un processo giusto. Né per me, né per Maja, né per nessun oppositore politico, tanto meno se antifascista - conclude - Abbiamo già dimostrato cosa può la solidarietà. È tempo di mobilitarsi di nuovo, in nome dell'antifascismo, della democrazia e di una vera giustizia".
Le parole del portavoce ungherese Kovacs
Alle parole di Salis ha risposto, con un post su X, il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs: "Il fatto che tu ti comporti come se fossi una specie di vittima non è solo sconcertante, ma anche assolutamente disgustoso. Vorrei chiarirlo ancora una volta: non siete stati arrestati per le vostre 'opinioni politiche', siete stati arrestati e processati per episodi di aggressione armata contro innocenti cittadini ungheresi! Tutta questa farsa è una barzelletta, non sei una democratica e non sei un martire. Sei una comune delinquente".
Inoltre, come è noto, qualche settimana fa a Strasburgo, Orban si era scagliato contro Salis, dichiarando di trovare "assurdo che qui al Parlamento Europeo, alla plenaria, dobbiamo ascoltare tutti insieme un intervento sullo Stato di diritto che abbiamo sentito dall'onorevole Ilaria Salis, che aveva picchiato con sbarre di ferro persone pacifiche sulle strade di Budapest. E qui parla di Stato di diritto: non è assurdo?".
Ilaria Salis, infatti, si trova al centro di una vicenda giudiziaria in Ungheria iniziata nel febbraio 2023, quando si trovava a Budapest per manifestare contro una commemorazione organizzata da “gruppi neonazisti”. Durante questi eventi, era stata arrestata e accusata di aver aggredito “cittadini ungheresi con sbarre di ferro”.