Ucraina, Zelensky scaricato dai soldati: "Basta combattere, vogliamo negoziare, se gli Usa chiudono il rubinetto è finita"
Diversi ufficiali temono la guerra persista o duri in eterno. E chiedono la fine delle ostilità rivolgendosi a Zelensky
I soldati scaricano Zelensky. Situazione sempre più difficile per il presidente riguardo la guerra in Ucraina, ed una testimonianza forte viene offerta dalle voci degli uomini che combattono al fronte. Il Financial Times è riuscito a sentirne più di uno, ed risultato finale è solo uno: basta combattere, vogliamo negoziare.
Ucraina, Zelensky scaricato dai soldati: "Basta combattere, vogliamo negoziare, se gli Usa chiudono il rubinetto è finita"
È quello di cui si stanno convincendo sempre più soldati che combattono in Ucraina. "In questo momento, sto pensando di più a come salvare la mia gente", dice al il militare Mykhailo Temper. "È piuttosto difficile immaginare che saremo in grado di riportare il nemico entro i confini del 1991". Il soldato si riferisce "all’obiettivo del suo Paese di ripristinare la sua piena integrità territoriale".
Yuriy teme la prospettiva di guerra eterna, e per questo "adesso sono favorevole ai negoziati" spiega, con la preoccupazione che anche suo figlio un giorno possa trovarsi al fronte. "Se gli Stati Uniti chiudono il rubinetto, siamo finiti", dice un altro ufficiale, membro della 72a Brigata Meccanizzata, nella vicina Kurakhove.
La conclusione
La conclusione che non proviene tanto dai soldati ma dal giornale economico è che "un tempo sostenuti dalla speranza di liberare le loro terre, anche i soldati al fronte ora esprimono il desiderio di negoziare".
"L’Ucraina si sta avviando verso quello che potrebbe essere il momento più buio della guerra finora. Sta perdendo sul campo di battaglia nell’est del paese, con le forze russe che avanzano incessantemente, anche se con un costo immenso in uomini e attrezzature".
"Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è sotto una crescente pressione da parte dei partner occidentali affinché trovi un percorso verso una soluzione negoziata, anche se c’è scetticismo sulla volontà della Russia di avviare i negoziati in tempi brevi e c’è preoccupazione che la posizione dell’Ucraina sia troppo debole per garantire un accordo".
A queste tesi fa seguito la laconica dichiarazione del presidente della commissione per gli affari esteri del parlamento ucraino Oleksandr Merezhko: "La società è esausta".