Cercapersone Hezbollah esplosi, 12 morti e 4000mila feriti attacco hacker: “Mossad inserito esplosivo e fatto detonare da remoto alzando temperatura”
Il bilancio dei morti e dei feriti continua a salire dopo l'attacco hacker ai cercapersone di Hezbollah. Le ipotesi parlano di “ 20 grammi di esplosivo” inserito nelle batterie e fatto esplodere da remoto aumentandone la temperatura
Il bilancio dei morti per l'attacco hacker ai cercapersone di Hezbollah è salito a 12 morti e circa 4000 persone ferite. Tra i cadaveri rivenuti anche 3 civili, due minori e una donna: Fatima Abdallah, 8 anni, della regione di Baalbeck, Muhammad Bilal di 11 anni della periferia sud di Beirut e l'infermiera Atta Dirani, colpita mentre lavorava in un ospedale nella regione di Baalbeck.
L'ambasciatore iraniano in Libano, Mojtaba Amani, ha perso un occhio rimanendo gravemente ferito all'altro quando il suo cercapersone è esploso nell'ondata simultanea di detonazioni. A renderlo noto è stato il New York Times citando due membri del corpo delle guardie rivoluzionarie dell'iran informati sull'attacco. I membri delle guardie, in pieno anonimato, hanno affermato che le ferite di Amani erano “più gravi di quanto inizialmente riportato dall'Iran”, e che sarebbe stato “trasportato in elicottero a Teheran per le cure”. Un membro del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione ha riferito che “i dispositivi hanno emesso un segnale di circa 10 secondi”, durante i quali i possessori dei cercapersone li hanno “avvicinati al volto per cercare di leggere il messaggio”.
Cercapersone Hezbollah esplosi, 12 morti e 4000mila feriti attacco hacker: le ipotesi
Le ipotesi sulle dinamiche dell'attacco sono state rese note da Sky News Arabia. Secondo l'emittente, l'agenzia di spionaggio del Mossad “è entrata in possesso dei dispositivi prima che venissero consegnati ai membri di Hezbollah” e che vi abbia posizionato all'interno “una quantità di Tetranitrato di pentaeritrite sulle batterie dei dispositivi” - un materiale altamente esplosivo - e che li abbia fatti esplodere “aumentando la temperatura delle batterie da lontano”. Alcune fonti, tempo fa, avevano riferito che “alcuni membri di Hezbollah avevano sentito i loro cercapersone surriscaldarsi eliminandoli prima della serie di esplosioni”.
Da una fonte della sicurezza libanese si è appreso che “il peso dell'esplosivo inserito in ogni dispositivo era inferiore a 20 grammi e che i cercapersone fatti saltare in aria erano stati importati cinque mesi fa”. È ancora in corso un'indagine sulle modalità di attivazione di tale carica esplosiva, ha aggiunto la fonte. Questa mattina un' aereo militare iracheno è atterrato a Beirut trasportando circa 15 tonnellate di medicinali e attrezzature mediche a seguito delle esplosioni dei cercapersone. A renderlo noto sono stati i funzionari dell'aeroporto della capitale libanese.
Hezbollah continuerà a dare sostegno a Gaza e accusa Israele per l'attacco
Il gruppo libanese di Hezbollah ha assicurato, in una dichiarazione diffusa via Telegram, che le operazioni a sostegno di Gaza continueranno e accusa Israele per la responsabilità dell'attacco. “La Resistenza islamica in Libano continuerà, oggi come in tutti i giorni passati, le sue operazioni benedette a sostegno di Gaza, del suo popolo e della sua resistenza, e in difesa del Libano, del suo popolo e della sua sovranità. Questo percorso è in corso ed è separato dalla severa resa dei conti che il nemico criminale (Israele ndr.) deve affrontare per il massacro che ha commesso martedì contro il nostro popolo, le nostre famiglie e i nostri combattenti in Libano”.
Hezbollah, ha sottolineato delle “dure ripercussioni su Israele”: “La resa dei conti è un'altra cosa e sicuramente arriverà. Quello che è successo non farà che rafforzare la nostra determinazione e la nostra volontà di continuare sulla strada del jihad e della resistenza”, ha concluso nella dichiarazione.