12 aerei da guerra della francese Dassault acquistati dalla Serbia, il contratto da 2,7 mld di € firmato a Belgrado alla presenza di Macron e Vucic

L'annuncio è stato dato durante la visita di Macron nel paese balcanico: siglato tra Parigi e Belgrado un accordo per l'acquisto di 12 caccia militari Rafale, destinati a sostituire l'attuale flotta di MiG di fabbricazione sovietica in dotazione all'aeronatica serba

12 aerei da guerra Rafale della società francese Dassault, sono stati acquistati oggi dalla Serbia con un contratto da 2,7 miliardi di euro, firmato a Belgrado tra il Ministro della difesa serbo Bratislav Gasic e dal direttore esecutivo della società francese, Éric Trappier, alla presenza dei presidenti Aleksandar Vucic e Emmanuel Macron. Giunto oggi 30 agosto in visita istituzionale nella capitale serba e accolto con i massimi onori civili e militari proprio dal presidente Vučić, Macron resterà per due giorni nel paese balcanico. Al centro dei colloqui tra i due, una serie di ambiti di collaborazione economica e commerciale, in particolare nei settori della difesa, dell'energia e degli investimenti nell'alta tecnologia e nell'intelligenza artificiale. Nel secondo giorno di visita, infatti, Macron sarà a Novi Sad, seconda città della Serbia nel nord del Paese, per partecipare ad un Forum sull'intelligenza artificiale. Il presidente francese era stato per la prima volta in visita a Belgrado nel luglio 2019. Vučić ha invece incontrato il capo dell'Eliseo a Parigi lo scorso aprile. L'ultima volta i due presidenti si sono visti in occasione dell'inaugurazione delle Olimpiadi a Parigi a fine luglio.

L'acquisto dei caccia militari dalla Francia e i rapporti di Belgrado con Russia e Cina

In base al contratto siglato dalla Serbia con la Francia, è previsto l'acquisto di dodici caccia militari Rafale, di cui nove jet monoposto e tre biposto entro il 2029. I veicoli aerei da combattimento sono destinati a sostituire l’attuale flotta di MiG di fabbricazione sovietica in dotazione all'aeronautica di Belgrado. Come ha detto il presidente serbo nella successiva conferenza stampa, il valore del contratto ammonta a 2,7 miliardi di euro. Oltre a presenziare alla compravendita degli aerei da combattimento, i rappresentanti di Serbia e Francia si sono scambiati 12 documenti, tra cui alcuni memorandum e protocolli d’intesa sulla cooperazione in vari campi. Dopo la firma Macron ha affermato che, pur rispettando la sovranità della Serbia, il documento risulta "di importanza storica" ed è un "cambiamento strategico" nella politica del Paese balcanico che, ha sostenuto, "occupa un posto importante nella sicurezza dell’intero continente europeo". "Molti criticano Belgrado per la partnership con Russia e Cina, mentre ora ne ha una con la Francia", ha dichiarato il titolare dell’Eliseo. "Le garanzie esistono e ho fiducia che ciò che abbiamo definito insieme sarà lo stesso e questo è un grande cambiamento. Contribuisce alla pace in Europa", ha aggiunto ancora Macron, il quale ha rimarcato che, nella regione, negli ultimi cinque anni anche Grecia e Croazia hanno acquistato gli stessi velivoli.