Attentato di Solingen, si costituisce l'assassino: "Sono io quello che state cercando", rivendicazione dell'Isis: "è un soldato del gruppo dello Stato islamico"

L'omicida sarebbe un giovane siriano e avrebbe fatto ammissioni alle forze di polizia. Trovato un coltello che sarebbe quello utilizzato per l'attacco

L'assassino di Solingen si è costituito: "Sono io quello che state cercando", avrebbe detto ancora  sporco di sangue e zuppo per la pioggia. Le unità SEK dello Spezialeinsatzkommando, il comando per le operazioni speciali tedesco, verso le 20.00 avevano fatto irruzione in un centro per rifugiati situato a 150 metri dal luogo in cui era stato ritrovato un coltello ritenuto quello utilizzato per l'attentato e a circa 300 metri dalla piazza dove è avvenuta la carneficina. La pista fiutata da un cane delle forze speciali.  

Da quanto si apprende l'omicida è un giovane siriano. I testimoni hanno riferito che avrebbe gridato "Allah Akbahr" quando ha iniziato a colpire persone alla rinfusa nella piazza dove era in corso il "Festival della diversità" nell'ambito delle celebrazioni per i 650 anni dalla fondazione di Solingen, evento al quale si prevedeva la partecipazione di oltre 75mila persone in tre giorni. Tre le vittime dell'azione, due uomini e una donna, tutti colpiti alla gola con un coltello, e 8 i feriti, di cui 4 in gravissime condizioni. 

All'uomo si era arrivati dopo il fermo di un quindicenne, già noto alle forze dell'ordine, che una testimone aveva visto parlare con l'attentatore pochi minuti prima che iniziasse a colpire.

La rivendicazione dell'Isis

Nella serata di ieri è arrivata una rivendicazione dell'Isis: "L'autore dell'attacco a un raduno di cristiani nella città di Solingen in Germania ieri era un soldato del gruppo dello Stato islamico" dice una nota inviata all'agenzia di stampa jihadista Amaq su Telegram, precisando che l'attacco è stato compiuto "per vendetta per i musulmani in Palestina e ovunque".

La stretta sui coltelli in Germania

L'assassino di Solingen ha colpito una manciata di giorni dopo che il ministro degli Interni tedesco Nancy Faeser aveva annunciato un inasprimento della legge sul porto d’armi con il divieto di maneggiare coltelli a serramanico e la riduzione a 6 centimetri, contro gli attuali 12 centimetri, della dimensione delle lame che possono essere portate con sé per strada.

La nuova legge "limiterà ulteriormente il porto di coltelli in pubblico", aveva detto Faeser all'epoca.

I precedenti

L'attacco più grave avvenuto sul suolo tedesco risale al dicembre 2016 e venne rivendicato dal gruppo Stato islamico: un camion ariete provocò 12 morti in un mercatino di Natale nel centro di Berlino.

Poco meno di 3 mesi fa, il 31 maggio scorso, si è verificato un episodio simile a quello di ieri sera a Solingen nel mercato di Mannheim, cittadina di circa 300mila abitanti, dove era in corso una manifestazione politica del movimento civico Pax europa, noto per le sue posizioni anti-islamiche.  Ad agire era stato un giovane afghano, Sulaiman A., 25 anni, che era riuscito a ferire 7  persone, tra cui un giovane agente di polizia poi deceduto per la gravità dei colpi ricevuti, prima di essere immobilizzato dalle forze dell’ordine.