Maduro dittatore? No, tutt'altro, messo alla gogna perché non si piega all'imperialismo della civiltà dell'hamburger

Lo chiamano dittatore, in realtà è un eroe

Tutti contro Maduro, confermato presidente del Venezuela. Elon Musk ha detto che attende di vederlo finire a Guantanamo in sella a un asino. Blinken, segretario di Stato statunitense, ha asserito che ci sono stati i brogli e che Maduro non deve essere riconosciuto come presidente. Carola Rackete ha ella stessa preso posizione contro Maduro su Twitter, con ciò rivelando una volta di più il posizionamento della new left, guardia fucsia del padronato cosmopolitico. Quel che sta accadendo è chiarissimo: Maduro ha vinto le elezioni e ciò non piace all’occidente liberalprogressista, che vorrebbe vedere in luogo di Maduro un caudillo filoUsa e neoliberale. E che anzi è pronto all'occorrenza a favorire velvet revolutions, magari anche mettendo in atto colpi di Stato come quello del Cile del 1973. Di cosa è colpevole Maduro? Di aver nazionalizzato gli assetti fondamentali del Venezuela. Di essere un socialista e continuatore della gloriosa rivoluzione chavista. Di difendere strenuamente la sovranità nazionale del Venezuela e di battersi per un mondo multipolare. Di non piegarsi all'imperialismo della civiltà dell'hamburger. Lo chiamano dittatore, in realtà è un eroe.

Di Diego Fusaro.