Russia, il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkhovich condannato a 16 anni di carcere per spionaggio
Accusato di aver raccolto informazioni su mandato della Cia, la sua condanna potrebbe essere l'escamotage per lo scambio con un agente russo, presumibilmente Vadim Krasikov
Il tribunale di Ekaterinburg, nella regione russa di Sverdlovsk, ha condannato il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich a 16 anni di carcere con l’accusa di spionaggio. La sua carriera è iniziata con collaborazioni per il New York Times e successivamente per il Moscow Times, testata indipendente russa in lingua inglese. È possibile che la sua condanna sia il passaggio necessario a ottenere uno scambio con un agente russo detenuto in Germania, presumibilmente Vadim Krasikov.
Russia, il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkhovich condannato a 16 anni di carcere per spionaggio
Evan Gershkovich è nato a New York nell’ottobre del 1991. Seppur i genitori di origine ebraica fossero fuggiti dall’Unione Sovietica, il 32enne reporter ha sempre mantenuto dei legami con la cultura russa. In casa sua si parlava russo e lui stesso ha spesso raccontato come la cultura sovietica abbia influenzato la sua vita.
Evan Gershkovich è stato arrestato dai servizi segreti a marzo 2023 con l'accusa di aver raccolto, su mandato della Cia, informazioni sulla Uralvagonzavod di Nizhny Tagil, fabbrica di carri armati. Gershkovich è stato dunque trasferito nella prigione di Lefortovo a Mosca, dove ha atteso la sentenza. I pubblici ministeri avevano richiesto una condanna a 18 anni di carcere, alla fine la pena è stata leggermente più bassa.
Evan Gershkovich accusato di spionaggio, possibile scambio con agente russo
Il processo contro Gershkovich è iniziato a fine giugno, dopo oltre un anno di detenzione preventiva. A metà giugno lo stesso viene incriminato per la raccolta di informazioni segrete relativamente ad una struttura militare nella regione di Ekaterinburg, probabilmente per conto della CIA. Sia il governo statunitense che il Wall Street Journal hanno respinto tali accuse e dopo la sentenza, hanno considerato il processo "una farsa". Per il Wall Street Journal è addirittura "scandaloso".
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha scelto di non commentare prima della sentenza, affermando che “l’accusa di spionaggio è un tema estremamente delicato, motivo per cui il giudice ha deciso di tenere il processo a porte chiuse”, aggiungendo di non poter fornire ulteriori dichiarazioni. Inoltre, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha espressamente dichiarato che esistono “prove inconfutabili” contro il giornalista Evan Gershkovich ed ha accennato ad uno scambio di prigionieri che potrebbe includerlo.
Tuttavia la condanna di Gershkovich potrebbe essere parte di una strategia russa per ottenere scambi di prigionieri con cittadini russi detenuti all’estero. In tal senso, per Gershkovich circolano voci su un possibile scambio di prigionieri. Lo stesso presidente statunitense Joe Biden si è detto “seriamente intenzionato a perseguire questa strada”. L'uomo che la Russia vorrebbe far rientrare in patria è "un patriota", in carcere "in un Paese alleato degli Usa", per "aver eliminato in una capitale europea un bandito del Caucaso". I riferimenti condurrebbero a Vadim Krasikov, agente detenuto in Germania e condannato all'ergastolo per aver ucciso il comandante indipendentista ceceno Zelimkhan Khangoshvili, che Putin terrebbe a far rientrare in Russia.