Nomine Ue, bis di Von der Leyen con astensione Italia, Costa al Consiglio europeo e Kallas Alto rappresentante con i no di Roma, ma rischio franchi tiratori
Meloni ha commentato sui social la scelta dell'Italia di agire in merito ai top jobs: "La proposta formulata da popolari, socialisti e liberali per i nuovi vertici europei è sbagliata nel metodo e nel merito"
Dal Consiglio europeo è arrivato il via libera per le nomine, che già tutti sapevano: bis di von der Leyen alla Commissione. Antonio Costa al Consiglio Ue e Kaja Kallas Alto rappresentante della politica estera. Una partita da cui l'Italia è stata lasciata fuori, e che a torto o ragione, ha preso le sue contromisure. Astensione su von der Leyen e bocciatura per Costa e Kallas. Per Salvini trattasi di un "colpo di stato". Il voto all'Europarlamento è in programma il prossimo 18 luglio: la strada sembra spianata, ma il rischio di un possibile colpo di scena è concreto. Come ormai noto, servono almeno 360 voti su 720 per la riconferma. Al momento sono 391 i voti sicuri di von der Leyen. Una maggioranza risicata e che porta al classico rischio dei “franchi tiratori”, in quanto tutto o quasi è in mano a 30 persone.
Nomine Ue, bis di Von der Leyen, Costa al Consiglio europeo, e Kallas Alto rappresentante
L'Italia, come serpeggiava già da un po' di ore prima della cena che ha deciso tutto, si è astenuta su Ursula von der Leyen ed ha 'bocciato' i nomi del socialista portoghese e del primo ministro estone. Il bis di Ursula comunque non è al sicuro, visto che pur contando dell'appoggio dei popolari, dei socialisti e dei liberali, la sua maggioranza è di soli 38 seggi. Il Parlamento dovrà dare ora il benestare a lei così come agli altri due, come più volte raccontato, la direzione sembrerebbe essere stata presa ma con un margine così poco ampio, diventa difficile pensare che non ci possano essere colpi di scena.
Meloni: "Proposta sbagliata nel metodo e nel merito"
Meloni ha commentato sui social la scelta dell'Italia di agire in merito ai top jobs: "La proposta formulata da popolari, socialisti e liberali per i nuovi vertici europei è sbagliata nel metodo e nel merito. Ho deciso di non sostenerla per rispetto dei cittadini e delle indicazioni che da quei cittadini sono arrivate con le elezioni. Continuiamo a lavorare per dare finalmente all'Italia il peso che le compete in Europa".
Adesso l'altra partita riguardo il "ruolo che spetta all'Italia", come asserito da Giorgia Meloni. Non è una novità il fatto che la premier, forte del risultato delle europee, aspiri ad ruolo importante. Si fa il nome di Raffaele Fitto per la vicepresidenza della Commissione, ma è tutto da vedere se Meloni vorrà stravolgere l'assetto del suo governo. "All'Italia verrà riconosciuto quello che le spetta, non in base alla simpatia che si ha per le posizioni del Governo o per il Governo nel suo complesso, ma per il ruolo dell'Italia, per il peso dell'Italia", ha detto la premier dopo il Consiglio Ue.