Israele, Benny Gantz rassegna dimissioni dal governo: "Manca piano post-bellico per Gaza, elezioni in autunno"
Benny Gantz si è dimesso dal gabinetto di guerra, ed è pronto a nuove elezioni. Gli ultimi dati lo premiano: 39 seggi contro i 16 di Netanyahu
Non a sorpresa, il ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz ha rassegnato le dimissioni dal governo. Lo ha fatto procrastinando l'annuncio di un solo giorno, ma lo ha fatto come aveva promesso una decina di giorni fa, quando lanciò l'appello a Netanyahu perché creasse un piano post-bellico per Gaza. Nulla di fatto in questi giorni, il blitz israeliano di ieri a Nuseirat che ha permesso di recuperare i 4 corpi vivi degli ostaggi israeliani, provocando secondo Hamas l'uccisione di 210 palestinesi, ha ritardato solamente di un giorno l'annuncio, che è arrivato oggi.
Israele, Benny Gantz rassegna dimissioni dal governo: "Manca piano post-bellico per Gaza"
Benny Gantz si dimette dal governo di unità nazionale di Israele. Le dimissioni rassegnate quest'oggi sono state spiegate in conferenza stampa: "Abbiamo istituito un governo di emergenza grazie a una partnership del destino, non a una partnership politica. Mesi dopo il disastro, la situazione nel Paese e nella sala decisionale è cambiata e Netanyahu e i suoi partner hanno trasformato l’unità in un appello entusiastico. In realtà, le decisioni strategiche vengono accolte con esitazione e procrastinate da considerazioni politiche".
L'ex ministro prosegue: "Netanyahu ci impedisce di procedere verso la vera vittoria, pertanto, oggi lasciamo il governo di emergenza, con il cuore pesante, ma intatto. È opportuno che in autunno si vada alle elezioni che finalmente instaureranno un governo che conquisterà la fiducia del popolo. Invito Netanyahu a fissare una data concordata per le elezioni, non lasciare che il nostro popolo si strappi".
Non sfuggirà il fatto che Gantz ha parlato di elezioni. Quest'ultimo è infatti dato come favorito nei sondaggi qualora in autunno si andasse veramente ad elezioni. I dati risalenti allo scorso aprile sono impietosi per Netanyahu: 16 seggi contro i 39 di Gantz. Uno scarto altissimo, sintomo di come il malcontento nello Stato ebraico sia da prendere in seria considerazione.