Addio a Marian Robinson, morta a 86 anni la madre di Michelle Obama, l'ex first lady: “Eri la mia roccia”

Ad annunciare il decesso della donna è stata la stessa ex first lady che ha pubblicato un post sui social media

Lutto in casa Obama. Marian Shields Robinson, la madre di Michelle Obama, è morta negli Stati Uniti all'età di 86 anni. Ad annunciare il decesso della donna è stata la stessa ex first lady che ha pubblicato un post sui social media. La donna visse alla Casa Bianca con Michelle e Obama durante gli anni di presidenza di quest'ultimo. 

Addio a Marian Robinson, morta a 86 anni la madre di Michelle Obama, l'ex first lady: “Eri la mia roccia”

"Mia madre era la mia roccia - ha scritto Michelle, la moglie dell'ex presidente Usa Barack Obama, in occasione della scomparsa di sua madre, morta all'età di 86 anni.  - sempre lì per qualsiasi cosa avessi bisogno. Non ha fatto mai mancare il suo sostegno per tutta la nostra famiglia". Marian Robinson si era trasferita alla Casa Bianca durante i due mandati di Barack Obama (2009-2017) per contribuire a crescere le sue nipoti più giovani, Malia e Sasha. In una nota, i figli Michelle e Craig e gli altri parenti hanno voluto ricordarla pubblicamente. "Si è spenta pacificamente questa mattina - hanno comunicato- e, al momento, nessuno di noi sa esattamente come potremo andare avanti senza di lei".

Gli anni alla Casa Bianca

In quegli otto anni in cui ha alloggiato alla Casa Bianca, Marian Robinson fece amicizia con gli uscieri e i maggiordomi, ma mantenne un profilo basso senza mai intromettersi nelle frenetiche attività del genero e della figlia. "L'unico ospite che chiese di incontrare fu il Papa", ha raccontato Michelle Obama, spiegando che la madre era una donna semplice, discreta, dedita esclusivamente ai suoi cari. Fino a gennaio 2009, la signora Robinson aveva vissuto tutta la sua vita a Chicago. Era vedova e aveva circa 70 anni quando Obama fu eletto nel 2008. La sua vita alla Casa Bianca, comunque, non si limitava a prendersi cura delle nipoti. La Robinson godeva di un livello di anonimato che il presidente e la first lady invidiavano apertamente, permettendole muoversi con grande libertà.