Gaza, niente accordo Israele-Hamas su tregua, Sinwar: “Una trappola, ma negoziati proseguono”, Blinken: “Netanyahu non attacchi Rafah”

Netanyahu ha detto al Segretario di Stato americano Blinken che non accetterà un accordo con Hamas che includa la fine della guerra

Nonostante le parti si siano allontanate rispetto a qualche ore fa sulla bozza di accordo per la tregua, Sinwar, leader di Hamas, ha assicurato che i negoziati continuano ad andare avanti. Anche se il premier israeliano Netanyahu ha detto al Segretario di Stato americano Blinken che non accetterà un accordo con Hamas che includa la fine della guerra. Secondo Netanyahu, se Hamas non abbassa le sue richieste non ci sarà accordo di tregua e Israele attaccherà Rafah. Da Hamas, invece, la proposta presentata da Israele viene considerata una trappola. Nel mezzo il già citato Blinken sta cercando di mediare tra le parti ma i risultati al momento non gli danno ragione. 

Hamas: "Tregua una trappola, ma negoziati proseguono"

Un alto funzionario di Hamas in Libano Osama Hamdan ha fatto sapere che "la posizione dell'organizzazione sull'attuale documento negoziale è negativa". L'ufficio di Hamas ha poi chiarito quanto riferito da Hamdan, precisando che "la posizione negativa non significa che i negoziati si siano interrotti". Nel frattempo Yahya Sinwar, leader di Hamas a Gaza, considera la proposta di intesa per una tregua come "una trappola". Lo riferisce la tv israeliana Channel 12 che cita una fonte vicina a Sinwar, secondo quanto riferisce il Times of Israel. Secondo Sinwar, "la proposta sul tavolo non è una proposta egiziana, ma una proposta israeliana sotto mentite spoglie". La fonte ha riferito che Sinwar sarebbe riluttante in quanto l'accordo non garantisce la fine della guerra e afferma anche che i recenti commenti a favore dell'intesa da parte dei leader di Hamas in esilio sono privi di significato in quanto non parlano a nome del gruppo. 

Blinken: "Israele non attacchi Rafah, Hamas accetti l'intesa"

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken, in visita in Israele, ha suggerito allo Stato ebraico "altre soluzioni" piuttosto che attaccare Rafah, l'ultima cittadina nel sud della Striscia di Gaza dove ci sono un milione e mezzo di sfollati, e allo stesso tempo ha esortato Hamas ad accettare l'intesa, perché in caso contrario mostrerebbe che non gli importa nulla del destino dei palestinesi.