Influencer vegano lascia morire di fame figlio di un mese, pesava 1,3 kg: "Può vivere di energia solare", arrestato il 44enne
Un bambino così piccolo, diventato vittima della follia del papà, per sopravvivere ha bisogno di altro. Il neonato era arrivato a pesare 1,3 kg, praticamente inesistente, ed è morto di stenti e di polmonite
Influencer vegano e crudista russo lascia morire di fame il figlio di un mese e viene arrestato. È questa la storia di Maxim Lyutyi, il 44enne che ha creduto che il figlio nato da pochissimo potesse cibarsi soltanto di "energia solare". Tuttavia questo non è possibile e mai sarà possibile, come è facile ipotizzare. Un bambino così piccolo, diventato vittima della follia del papà, per sopravvivere ha bisogno di altro. Il neonato era arrivato a pesare 1,3 kg, praticamente inesistente, ed è morto di stenti e di polmonite.
Influencer vegano lascia morire di fame figlio di un mese, pesava 1,3 kg: arrestato il 44enne
Maxim Lyutyi, convinto influencer vegano è stato arrestato dopo aver trattato suo figlio Kosmos da cavia. L'uomo era convinto che per lasciar sopravvivere il figlio bastasse un'alimentazione basata sull'esposizione al sole, pratica nota come "respiro solare", con l'aggiunta di frequenti immersioni in acqua gelida con l'obiettivo di rafforzarne le difese immunitarie. Nel mondo dei sogni, forse.
Il 44enne ha ammesso di aver impedito alla compagna Oxana Mironova di allattare il bimbo, deceduto in auto durante il viaggio in ospedale. I due hanno preso la macchina per correre al nosocomio di Sochi e cercare di salvare il piccolissimo, che "appariva stanco". Ma dietro quella stanchezza c'era molto altro, c'era una malnutrizione decisa ad arte dal padre, che sui social promuove uno stile di vita vegano e crudista.
I fatti risalgono a circa un anno fa, marzo 2023, ma il russo ha deciso di prendersi le colpe, nel processo che lo vede imputato, soltanto negli scorsi giorni. Non contento di aver fatto morire il figlio, aveva pensato di scaricare tutte le colpe sulla compagna, ma a distanza di alcuni mesi si è rimangiato tutto ed ha ammesso il crimine: il 44enne è stato arrestato e rischia una condanna a 8 anni di carcere. 2 anni alla moglie per mancata assistenza.