Gaza, la strage di Pasqua di Israele, bombe su civili in attesa di aiuti, 20 morti; in 100.000 davanti alla Knesset: “Netanyahu dimettiti”
Intanto Hamas afferma che l'esercito israeliano ha ucciso più di 400 persone in 13 giorni d'assedio all'ospedale Shifa
La strage di Pasqua a firma di Israele. Nelle scorse ore l'Idf si è resa protagonista di un bombardamento contro persone in strada in attesa di aiuti a Gaza City, alla rotonda del Kuwait: 20 morti e una trentina di feriti. Vittime anche nel campo profughi di Maghazi. Hamas afferma che l'esercito israeliano ha ucciso più di 400 persone in 13 giorni d'assedio all'ospedale Shifa.
Hamas si scusa con abitanti Gaza, ma guerra continua
Con una dichiarazione pubblicata sui social, Hamas si è scusato per la prima volta con gli abitanti di Gaza per le sofferenze causate dalla guerra. Il movimento palestinese "si scusa" per le difficoltà causate dal conflitto contro l'esercito israeliano che dura da quasi sei mesi, ma ribadisce la volontà di continuare guerra per ottenere "vittoria e libertà" per i palestinesi. Hamas ha inviato "un messaggio di ringraziamento al popolo" della Striscia di Gaza di cui riconosce "l'esaurimento". Il movimento ha insistito sulle misure che ha cercato di mettere in atto per alleviare le difficoltà, in particolare tentativi di "controllo dei prezzi" entro i limiti delle sue capacità "vista l'aggressione in corso" e ha affermato di comunicare con "tutte le componenti" della società di Gaza, citando altri movimenti armati, "comitati popolari" e "famiglie" per "risolvere i problemi causati dall'occupazione".
Nuove proteste a Gerusalemme contro Netanyahu
100.000 israeliani hanno affollato domenica il centro di Gerusalemme nella più grande protesta antigovernativa da quando il Paese è entrato in guerra lo scorso 7 ottobre. I manifestanti hanno esortato il governo a raggiungere un accordo per il cessate il fuoco per liberare decine di ostaggi tenuti a Gaza dai militanti di Hamas e a indire elezioni anticipate. I manifestanti incolpano Netanyahu per i fallimenti del 7 ottobre e affermano che le profonde divisioni politiche sul suo tentativo di revisione giudiziaria dello scorso anno hanno indebolito Israele prima dell’attacco. Alcuni lo accusano di danneggiare i rapporti con gli Stati Uniti, il più importante alleato di Israele. Domenica la folla si è estesa per isolati attorno alla Knesset, il palazzo del parlamento, e gli organizzatori hanno promesso di continuare la manifestazione per diversi giorni. Hanno esortato il governo a tenere nuove elezioni quasi due anni prima del previsto. Migliaia di persone hanno manifestato domenica anche a Tel Aviv, dove la sera prima c'era stata una grande protesta.