I russi in Italia eleggono Putin al 58%, Davankov al 26%, gli altri all'1%: così i voti alle Presidenziali nelle ambasciate
La fotografia delle preferenze registrata a Roma, Palermo, Milano e Genova. Per lo zar vittoria comunque larga ma con un dato più basso di quello totale
In Italia Vladimir Putin vince in maniera netta ma non con un plebiscito di voti come invece accade se si considera il totale dei voti raccolti in Russia e in tutti gli altri Paesi del mondo. La sua vittoria, infatti, si assesta al 58,30% a fronte del 26,37% dell'avversario Vladislav Davankov, dell'1,59% di Nicolai Kharitonov e dello 0,99% di Leonid Slutsky. Nel nostro exit poll effettuato live dall'esterno dell'Ambasciata russa nel giorno in cui si votava in Italia, domenica 17 marzo, si registravano preferenze al 65% per Putin e di un 35% in favore di Davankov ed intervistando gli elettori russi subito dopo il voto in via Gaeta a Roma il rapporto di preferenze per il presidente uscente era di 7 su 10 intervistati. Un dato molto vicino a quello poi registrato ufficialmente e diffuso, però, solo ieri sera dai canali social dell'Ambasciata della Federazione Russa in Italia ovvero a distanza di 4 giorni dall'annuncio ufficiale della sua rielezione con il dato totale dell'87% di preferenze.
I russi in Italia votano Putin al 58%, Davankov al 26%, gli altri all'1%
In totale Putin in Italia ha ricevuto 2.644 voti dei 4.535 totali, Davankov 1.196 voti, Slutsky 45 voti e Kharitonov 72 voti. Un dato che fotografa la situazione di quanti vivono nel nostro Paese e che è leggermente diversa da quella che vivono in Russia che invece si sentono più legati alla figura di Putin. Questo, almeno è quanto emerge dai commenti sui social network che testimoniano come esista una piccola divisione tra chi ha lasciato la Russia e chi, invece, ci vive ancora. Più aperta alla possibilità di un cambio alle Presidenziali la popolazione russa che vive all'estero, meno propensa a questa soluzione quella che vive in Russia che di fatti ha risposto alla tornata elettorale con un margine superiore a quello registrato negli altri Paesi del mondo, come si evince anche dal dato italiano.