Gaza, risoluzione Usa all'Onu, veto di Russia e Cina, 11 voti a favore, 3 contrari e un astenuto

Nella giornata di ieri, il segretario di Stato americano Antony Blinken, che oggi è atteso in Israele, aveva dichiarato di auspicare "vivamente che i paesi la sostengano"

Russia e Cina hanno bloccato con il veto in Consiglio di Sicurezza Onu la risoluzione elaborata dagli Usa sulla tregua a Gaza che "determina l'imperativo di un cessate il fuoco immediato e prolungato per proteggere i civili di tutte le parti, consentire la consegna di assistenza umanitaria essenziale e alleviare la sofferenza umanitaria". Il testo ha ottenuto 11 voti a favore, 3 voti contrari (l'Algeria oltre al veto di Russia e Cina), e un astenuto, la Guyana. 

Gaza, al voto risoluzione Usa all'Onu: "Cessate il fuoco e liberazione ostaggi", 32mila morti, 100 bambini e 37 madri uccisi al giorno

Russia e Cina hanno bloccato con il veto in Consiglio di Sicurezza Onu la risoluzione elaborata dagli Usa sulla tregua a Gaza che "determina l'imperativo di un cessate il fuoco immediato e prolungato per proteggere i civili di tutte le parti, consentire la consegna di assistenza umanitaria essenziale e alleviare la sofferenza umanitaria". Il testo ha ottenuto 11 voti a favore, 3 voti contrari (l'Algeria oltre al veto di Russia e Cina), e un astenuto, la Guyana. "Ci sono due ragioni profondamente ciniche dietro questo veto: primo, Russia e Cina non vogliono condannare Hamas per gli attacchi del 7 ottobre. Inoltre semplicemente non vogliono vedere adottato un testo elaborato dagli Stati Uniti". Lo ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu Linda Thomas-Greenfield dopo il fallimento in Consiglio di Sicurezza della risoluzione Usa sulla tregua a Gaza.

"Sappiamo benissimo che dietro tutta la retorica, Russia e Cina non fanno nulla di diplomatico per una pace duratura o per contribuire sinceramente agli sforzi umanitari", ha aggiunto. Thomas-Greenfield ha poi anticipato che l'altra bozza elaborata da alcuni membri non permanenti del Cds che chiede una tregua per il Ramadan a Gaza non usa un linguaggio corretto: "non possiamo adottare un prodotto che metta a rischio gli sforzi diplomatici nella regione".

Da parte sua, l'ambasciatore russo all'Onu, Vassily Nebenzia, riferendosi al suo voto negativo, ha detto che "supportare questo testo significa coprirsi di vergogna: non possiamo permettere al Consiglio di Sicurezza di essere uno strumento di Washington per le sue politiche in Medio Oriente. E il testo americano dà a Israele la luce verde per un attacco a Rafah".

Il diplomatico, che ha messo il veto insieme alla Cina sulla bozza Usa, ha sottolineato che "per sei mesi il Consiglio di Sicurezza è stato incapace di chiedere un cessate il fuoco a Gaza a causa del ripetuto veto degli Usa, e ora dopo sei mesi con la Striscia praticamente spazzata via, gli Stati Uniti chiedono un cessate il fuoco". Nebenzia ha ribadito inoltre che il testo non usava esplicitamente la parola 'chiede', ma affermava che è imperativo un cessate il fuoco, una formulazione a suo parere troppo debole.

"Il testo americano sul cessate il fuoco a Gaza è ambiguo e non è all'altezza delle aspettative della comunità internazionale", ha detto dal suo canto l'ambasciatore cinese all'Onu Zhang Jun, che ha bloccato insieme alla Russia la bozza di risoluzione. "Inoltre il testo è sbilanciato su molti altri aspetti, ad esempio il fatto di non esprimere una chiara opposizione del Consiglio di Sicurezza a un attacco israeliano a Rafah manda un segnale sbagliato", ha aggiunto.

Netanyahu: "Capi di Mossad e Cia a Doha per trattare"

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha deciso "l'invio a Doha di una delegazione israeliana guidata dal capo del Mossad David Barnea per un incontro con il capo della Cia William Burns, il premier del Qatar Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani e il ministro dell'intelligence egiziano Abbas Kamal per portare avanti la liberazione degli ostaggi". Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier secondo cui l'incontro "avviene nel contesto delle trattative con l'obiettivo di moltiplicare gli sforzi per il rilascio degli ostaggi israeliani, uomini e donne".

Sanità di Gaza: 31.988 palestinesi uccisi dal 7 ottobre

Sessantacinque palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani nelle ultime 24 ore a Gaza. Lo ha dichiarato il ministero della Sanità di Gaza, aggiungendo che 92 sono i feriti. Complessivamente, si legge nella dichiarazione, almeno 31.988 palestinesi sono stati uccisi e 74.188 feriti negli attacchi israeliani su Gaza dal 7 ottobre. Al giorno vengono uccisi, in media, 100 bambini e 37 madri.