Polonia, il generale Dymanowski la spara: “Temiamo aggressione di Putin, la Nato ha 300.000 soldati in massima allerta”

"Questi sono i piani della NATO, approvati a livello politico nell'ultimo vertice Nato di Vilnius. Prima c'erano 40.000 soldati nel quartier generale dell'Alleanza di Poznan, ora ce ne sono 300.000", ha detto il generale

La Nato ha 300.000 soldati in massima allerta che potrebbero essere schierati in Polonia in caso di aggressione armata contro il Paese. Lo ha affermato il vice capo di stato maggiore dell'esercito polacco, generale Karol Dymanowski. Secondo lui diverse migliaia di soldati americani sono attualmente dispiegati in Polonia e partecipano alle esercitazioni.

Polonia, generale Dymanowski: “La Nato ha 300.000 soldati in massima allerta, pronti all’azione in caso di aggressione del Paese”

Stando alle parole del generale Karol Dymanowski, la 300.000 soldati, provenienti da altri Paesi, sono pronti ad essere schierati in Polonia in caso di aggressione del Paese europeo. Rispondendo alla domanda del padrone di casa se è possibile che il numero dei soldati americani in Polonia salga a 100.000, il generale ha detto che anche questo è uno scenario realistico, aumentando anche in questo caso il terrore nei cittadini europei, che nel giro di poche settimane sono diventate vittime di continui virgolettati allarmistici da parte di presidenti e capi di Stato. "Questi sono i piani della NATO, approvati a livello politico nell'ultimo vertice Nato di Vilnius. Prima c'erano 40.000 soldati nel quartier generale dell'Alleanza di Poznan, ora ce ne sono 300.000", ha detto Dymanowski. Il vice capo di stato maggiore ha sottolineato che "i soldati arriveranno nel Paese in caso di minaccia anche prima dell'inizio della guerra". "Questa è l'essenza dei piani mirati alla deterrenza. Abbiamo diversi scenari pronti per rispondere adeguatamente all'aggressione", ha aggiunto. 

Einrich Brauss: "Il primo livello potrebbe muoversi in 10 giorni"

"Il primo livello - che potrebbe essere composto da circa 100mila soldati pronti a muoversi entro 10 giorni - potrebbe provenire da Polonia, Norvegia e Stati baltici (Estonia, Lettonia e Lituania)", ha dichiarato Heinrich Brauss, ex assistente del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg per la politica di difesa e la pianificazione delle forze. "Potrebbe anche includere gruppi tattici multinazionali che l'Alleanza ha già istituito sul fianco orientale", ha aggiunto. Un secondo livello di truppe supporterebbe poi questi soldati, e sarebbe pronto dispiegarsi da Paesi come la Germania in un arco di tempo compreso tra i 10 e i 30 giorni.