Francia, i militari contro Macron: "Non prendiamoci in giro, di fronte ai russi siamo un esercito di majorettes"

Ancora polemiche in Francia dopo le dichiarazioni di Macron sul possibile invio di truppe in Ucraina, oltre alle opposizioni in Europa, feroci critiche arrivano direttamente dal suo esercito

Non si placano le polemiche innescate dalle dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron circa la possibilità di inviare truppe in territorio ucraino qualora la guerra prosegua su questa scia. Alle nette obiezioni di quasi tutti gli alleati europei, assolutamente non intenzionati a dare seguito alla sua provocazione, si aggiungono le feroci critiche arrivate direttamente da chi in quei territori dovrebbe andare: l'esercito. "Quale mosca ha morso il presidente quando ha preso in considerazione l'invio di truppe in Ucraina?", si chiedono stupiti gli addetti ai lavori transalpini. Diverse indicazioni confidenziali della difesa parlano del panico che si è scatenato all'Eliseo, dove i leader dei partiti sono stati convocati a discutere della annosa e spinosa questione. Tenendo ben presente che i russi, sul fronte, sono in una posizione di forza,  era il caso di ventilare una provocazione che sa tanto di minaccia nei confronti di Putin?

Macron, l'esercito lo contraddice: "Di fronte a russi siamo un esercito di majorettes"

Non escludendo l'invio di truppe in Ucraina, Emmanuel Macron ha provocato una protesta in Europa e ha ricevuto una smentita americana. Diversi soldati francesi, intervistati da Marianne, hanno detto di essere "usciti allo scoperto". "Non prendiamoci in giro, di fronte ai russi siamo un esercito di majorettes!", si schernisce un alto ufficiale, convinto che "inviare truppe francesi" sul fronte ucraino sarebbe semplicemente "irragionevole". All'Eliseo assumono la posizione: "Il presidente ha voluto mandare un segnale forte", dice un consigliere, usando la formula di "osservazioni precise e calibrate".

Il ministro delle Forze armate sta con Macron e smentisce i suoi uomini

Al ministero delle Forze armate, nell'entourage di Sébastien Lecornu, difendono la parola del presidente: "Lo stato delle forze in Ucraina è molto preoccupante. Le osservazioni del presidente richiedono una scossa e dimostrano che siamo a un punto di svolta. Come siamo arrivati a questo punto? Diversi rapporti confidenziali della difesa, che Marianne ha potuto consultare, parlano di una "situazione critica". Questa è una spiegazione in tre punti, ben lontana dal discorso ufficiale.