Spesa militare, UE a 3x quella russa: 250 mld $ (+13%) vs 86 (+9%), ma Von Der Leyen spinge per incremento di 100 mld $
Il rapporto Nato/Sipri parla chiaro, ma la presidente della Commissione Europea vuole ancora più soldi spesi nelle armi
Secondo il rapporto Nato/Ispri la spesa militare mondiale è cresciuta per l’ottavo anno consecutivo nel 2022 fino al massimo storico di 2.240 miliardi di dollari, ma ciò che sorprende è il rapporto tra spese militari in Ue e in Russia. L’aumento di spesa di gran lunga più marcato (+13%) è stato infatti osservato in Europa (250 miliardi di dollari in totale) ed è stato in gran parte imputabile alla guerra in Ucraina, così come le tensioni nell’Asia orientale. Per la Russia, invece, si parla di 86 miliardi di dollari, quasi un terzo in meno. Ma per Von Der Leyen l'Europa dovrà spendere ancora più fondi in armi.
Spesa militare, UE a 3 volte quella della Russia: 250 mld $ (+13%) vs 86 (+9%)
La spesa militare degli stati dell’Europa centrale e occidentale è stata pari a 250 miliardi di dollari nel 2022. In termini reali, la spesa di questi stati ha superato per la prima volta quella del 1989, quando la guerra fredda stava finendo, ed è stata superiore del 30% rispetto al 2013. gli stati hanno aumentato significativamente le loro spese militari in seguito all’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022, mentre altri hanno annunciato piani per aumentare i livelli di spesa per periodi fino a un decennio. Alcuni degli aumenti più marcati si sono registrati in Finlandia (+36%), Lituania (+27%), Svezia (+12%) e Polonia (+11%).
"Mentre l'invasione su vasta scala dell'Ucraina nel febbraio 2022 ha sicuramente influenzato le decisioni di spesa militare nel 2022, le preoccupazioni sull'aggressione russa crescono da molto più tempo", ha affermato Lorenzo Scarazzato, ricercatore presso il Programma di spesa militare e produzione di armi del SIPRI. “Molti stati dell’ex blocco orientale hanno più che raddoppiato le loro spese militari dal 2014, anno in cui la Russia ha annesso la Crimea”.
La spesa militare russa è cresciuta di circa il 9,2% nel 2022, raggiungendo circa 86 miliardi di dollari. Ciò equivaleva al 4,1% del prodotto interno lordo (PIL) della Russia nel 2022, rispetto al 3,7% del PIL nel 2021. I dati pubblicati dalla Russia alla fine del 2022 mostrano che la spesa per la difesa nazionale, la componente principale della spesa militare russa, era già superiore del 34%, in termini nominali, rispetto ai piani di bilancio elaborati nel 2021.
La spesa militare dell’Ucraina ha raggiunto i 44,0 miliardi di dollari nel 2022. Con il 640%, questo è stato il più alto aumento in un anno della spesa militare di un paese mai registrato nei dati SIPRI. A causa dell’aumento e dei danni legati alla guerra all’economia ucraina, l’onere militare (spesa militare in percentuale del PIL) è salito al 34% del PIL nel 2022, dal 3,2% nel 2021.
Spesa militare Ue, Von Der Leyen tratta con Breton 100 mld € da spendere in armi nel prossimo mandato
Delle dichiarazioni di von der Leyen aveva impressionato l’accostamento tra lo sforzo economico fatto per l’acquisto comune di vaccini anti-Covid e quello necessario a difendere i confini dell’Ue. Paragonare il coronavirus all’insicurezza dovuta alle politiche espansionistiche di Vladimir Putin ha gettato l’Europa in un clima di nuovo allarme: una guerra in Ue forse “non è imminente”, ma “non è impossibile“, gli Stati devono capire che “la pace non è permanente”, aveva detto la presidente nel suo intervento davanti alla Plenaria di Strasburgo. Ed era poi passata ad anticipare il suo piano di riarmo in funzione anti-russa: appalti congiunti nel settore della Difesa, riconversione delle catene di produzione garantendo acquisti a medio-lungo termine tipo accordi di off-take o di acquisto anticipato, ottenere l’appoggio della Banca Europea degli Investimenti e sfruttare i ricavi dai beni russi congelati.
Von Der Leyen, secondo fonti Ue, sarebbe in procinto di trattare un aumento della spesa militare con Breton, commissario europeo per il mercato interno e i servizi, secondo cui la Commissione deve “senza dubbio lavorare” all’idea di nuovi eurobond da 100 miliardi di euro per la Difesa “nel quadro del prossimo mandato“: “Avevo immaginato un fondo da 100 miliardi – ha detto -, ovviamente se ne dovrà discutere. Un certo numero di capi di Stato iniziano a parlarne in modo molto chiaro, è un’idea proposta dal presidente francese Emmanuel Macron e dalla premier estone Kaja Kallas, sostenuta anche dal premier belga Alexander De Croo“. Una misura che non è stata adottata nemmeno per il Covid e della quale, eventualmente, si dovrà parlare nel prossimo quinquennio, dopo le elezioni europee.