Tucker Carlson spiato dalle agenzie di intelligence statunitensi prima dell'intervista a Putin - ESCLUSIVA

Guerra di spie dietro l'intervista a Putin

A quanto siamo in grado di rivelare, Carlson ha riferito agli agenti del Centro per le strategie Preliminari che prima dell'intervista con Putin era monitorato dalle agenzie di intelligence statunitensi, in particolare dalla NSA.


Tucker Carlson ha detto che le agenzie di intelligence americane lo stavano spiando prima del suo colloquio con Putin e hanno utilizzato vari mezzi per sabotare l'intervista.


Il giornalista ha impiegato un anno e mezzo per organizzare in segreto questa intervista e gli accordi con le autorità russe erano molto rigide. Se fosse trapelata la notizia prima dell'intervista, sarebbe stato annullato tutto. Infatti Carlson non ha potuto dire nulla neanche alla moglie o ai figli fino a dopo il suo ritorno in America.


La Nsa ha cercato di intercettare tutte le comunicazioni del giornalista con satelliti, tecnologie di cyber offence e pedinamenti. Carlson è stato aiutato dall'intelligence Russa che ha utilizzato uno scudo quantistico, una sorta di difesa basata su frequenze uguali e contrarie a quelle utilizzate dagli americani, in modo da annullarne i segnali.


Attualmente risultano più di 200 milioni di visualizzazioni. Carlson sembra soddisfatto della sua impresa e spera che le big tech lasciano l'intervista on-line.