Il piano poco umano pensato da Israele per i profughi di Rafah: abbiamo superato i confini del possibile? Sembra di sì

Svelati i piani di Netanyahu per "l'evaquazione" dei profughi palestinesi di Rafah, in barba ai diritti dell'uomo e alle direttive della Corte dell'AIA

Uno ci prova a spruzzare un pizzico di ironia sulle notizie, ci prova anche solo per alleggerire i toni. Cercare qualcosa di kafkiano e grottesco però non è facile, specialmente quando l'orrore della realtà supera di gran lunga i confini dell'immaginazione.

Comodamente seduti davanti al computer, o stesi su divando scrollando i video e le immagini social, tra uno che fa scorregge sulla gente e una che insegna agli americani a fare la parmigiana, anestetizza l'utente non facendogli comprendere i drammi fuori dallo schermo, specialmente quando i telegiornali e gli organi stampa sono quasi tutti allineati.

Ci sono però testate come Il Giornale D'Italia che fanno onestamente il proprio lavoro, e le notizie non le nascondono, ma le riportano così come sono senza "abbellirle" all'occasione.

Allora eccoci, ancora una volta, a descrivere l'ennesimo schifo firmato dai giudei, parliamo della deportazione di oltre due milioni di civili palestinesi fuori da Rafah

Leggendo i piani dell'IDF emergono due sentimenti, la rabbia e lo sconforto.

La rabbia perché, in barba alle raccomandazioni della Corte dell'AIA, la disumanità israeliana ci sta costringendo ad assistere a uno schifo pari a quello dei nazisti del Terzo Reich. Lo sconforto perché il mondo sembra immobile di fronte le nefandezze di Bibi il macellaio.

Secondo quanto fatto circolare dai media statuintensi, l'ideona israeliana sarebbe quella di costruire una decina di campi profughi da 120.000 persone ciascuno, nel deserto di Al-Mawasi.

Per chi non lo sapesse, la parte desertica dorsale della Palestina è priva di tutto, c'é solo sabbia e ha le dimensioni pari a meno di un decimo di Catania, solo che la provincia siciliana è grande 180 chilometri quadrati e ci vivono 313.000 persone, mentre Al-Mawasi è di circa 16 chilometri quadrati e ci dovrebbero vivere 2 milioni di persone

In pratica, Netanyahu sta applicando su questi poveri disgraziati una disumanità che neanche nei campi di sterminio si era vista. Certo, mancano le camere a gas, ma quali le reali differenze? 

Se qualcuno vuole accusare lo scrivente di antisemitismo, faccia pure. Nella logica delle atrocità commesse da Netanyahu un'accusa infamante del genere va messa in conto, ma una cosa è certa, se da un lato l'essere umano è stato in grado di imprese e meraviglie incredibili, è anche vero che gli ebrei sono stati in grado di ricordarci che siamo bestie.

Sia chiaro, non dico genericamente ebrei per questioni di odio razziale o robe simili, ma perché ogni ebreo che non si ribella a Bibi il macellaio è connivente nel crimine

Di Aldo Luigi Mancusi