Pietro Fioriniello, morto a Goteborg investito da un tram lo chef italiano star della tv svedese: aveva 60 anni

Fiorinello ha anche pubblicato diversi libri di cucina in svedese, l'ultimo uscito nel 2018 dedicato al suo ristorante dove preparava piatti di alta cucina

È tragicamente finita contro un tram la vita di Pietro Fioriniello, chef di origini italiane e titolare da oltre 20 anni del ristorante ‘La cucina italiana’ situato al centro di Goteborg, in Svezia. Il cuoco era una star della Tv svedese Svt (l’equivalente delle nostra Rai) e conosciuto in tutto il Paese scandinavo grazie al programma di cucina italiana ‘Fosta dejeten’. Una trasmissione di successo che ha portato alla ribalta la cucina italiana nel mondo. 

Pietro Fioriniello, morto a Goteborg investito da un tram lo chef italiano star della tv svedese

Ad annunciare la scomparsa, la famiglia tramite un post sull’account Instagram del ristorante "Una volta chef, sempre chef! È con grande tristezza che annunciamo la tragica scomparsa del cuoco, padre, marito, nonno, napoletano e imprenditore Pietro Fioriniello in un incidente avvenuto il 3 febbraio 2024. Lascia una tristezza inimmaginabile nella sua grande famiglia. Non ci sono parole. Ma come diceva lui 'la vita è bella, ciao!”. Un messaggio rivolto anche alla grande platea di fan disseminata dall’Italia alla Svezia, e non solo. 

Lo sgomento di colleghi e amici

In tanti hanno scritto messaggi di condoglianze su Instagram e condiviso ricordi delle cene al suo ristorante. Anche Daniel Meyn, collega dal programma Tv, ricorda il cuoco napoletano: "Sono sotto shock. È incredibilmente tragico. Tutti i miei pensieri sono rivolti alla sua famiglia e ai suoi figli. Mi mancherà moltissimo" ha dichiarato Meyn, riportato dal quotidiano svedese Goteborgs Posten.

Fiorinello ha anche pubblicato diversi libri di cucina in svedese, l'ultimo uscito nel 2018 dedicato al suo ristorante dove preparava piatti di alta cucina. Un simbolo della cucina Made in Italy che rappresenta quel valore aggiunto che spesso all’estero si perde o manca del tutto. Ancora di più, è riuscito a raccontare l’Italia in un Paese poco incline all’apertura verso altre culture e tradizioni culinarie.