Gaza, trattativa Israele-Hamas per tregua e rilascio prigionieri palestinesi, ma ministro sicurezza israeliano Ben-Gvir minaccia: “Rischio crisi di governo"
Il potenziale accordo sugli ostaggi prevederebbe il rilascio di tutti i prigionieri israeliani detenuti nella Striscia di Gaza durante la pausa di sei settimane
Si infiamma sempre di più la situazione politica in Israele. Mentre l'esercito sta portando avanti la sua battaglia a Khan Younis, il governo Netanyahu è alle prese con la bozza di intesa per una tregua con Hamas. Una bozza negoziata insieme agli Stati Uniti, l'Egitto e il Qatar a Parigi. L'idea di una tregua, con possibile rilascio di ostaggi palestinesi, però non è piaciuta all'ala dell'ultradestra nella maggioranza del governo israeliano. "L'accordo con Hamas è irresponsabile", ha twittato Itamar Ben Gvir, sottolineando che un passo verso la tregua significherebbe "la spaccatura dell’esecutivo".
Gaza, trattativa Israele-Hamas per tregua e rilascio prigionieri palestinesi, ma ministro sicurezza israeliano Ben-Gvir minaccia: “Rischio crisi di governo"
La notizia di una tregua tra Isaraele e Hamas rimbalza direttamente dagli Stati Uniti. Il Washington Post ha riportato il potenziale quadro dell'accordo sugli ostaggi tra Israele e Hamas che prevederebbe il rilascio di tutti i prigionieri israeliani detenuti nella Striscia di Gaza durante la pausa di sei settimane sostenuto da Stati Uniti, Qatar ed Egitto. Come parte dell'accordo, i detenuti palestinesi trattenuti nelle carceri israeliane saranno rilasciati in cambio degli israeliani detenuti a Gaza, al ritmo di tre detenuti per ogni ostaggio. Stando a quanto scrive il quotidiano americano, la proposta include anche la condizione di un riposizionamento non permanente delle forze israeliane lontano dalle aree densamente popolate della Striscia e un aumento degli aiuti umanitari a Gaza.
Ben-Gvir: crisi di governo se saranno liberati prigionieri palestinesi
Come detto il possibile accordo non piace al ministro della Sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben-Gvir, che ha dichiarato alla Knesset di opporsi al potenziale accordo con Hamas. L'accordo, secondo Ben-Gvir, sarebbe equivalente "allo scioglimento del governo. Non permetteremo il rilascio di migliaia di terroristi. I numeri presentati dai media hanno lo scopo di preparare il terreno per un altro accordo forzato", ha sottolineato.
Ben-Gvir ha poi aggiunto: "Israele ha l'obbligo morale di restituire gli ostaggi, ma ha anche il dovere di garantire la sicurezza dei suoi cittadini. Dobbiamo fare in modo che il prossimo 7 ottobre non accada... Ora possiamo eliminare il mostro nazista che si trova proprio nel nostro cortile". Il ministro, infine, riferendosi alla posizione di Israele riguardo agli sforzi statunitensi per promuovere un potenziale accordo sugli ostaggi, ha affermato che "una vera leadership guarda avanti negli anni, comprende il significato delle proprie azioni e non agisce in base a pressioni e impulsi, nemmeno quando è messa sotto pressione da un amico così stretto come sono gli Stati Uniti. Lo dico direttamente, un accordo promiscuo equivale allo scioglimento del governo".