La notizia che in Florida è stato approvato il disegno legge che vieta i social ai minori di 17 anni ha fatto il giro del mondo. Il massimo rappresentante del disegno legge è il repubblicano Tyler Sirois, che ha parlato così in merito alla proposta: “Stanno approfittando della crescita dei bambini. Questo è il loro modello di business. E perché lo fanno? Per tenerli agganciati... con le dosi di dopamina che la piattaforma dà ai nostri figli con ogni riproduzione automatica, con ogni mi piace, con ogni notifica push". La Camera ha votato 106-13 a favore, con diversi democratici che si sono uniti ai repubblicani. "I social media espongono i bambini al bullismo e ai predatori sessuali e possono portare alla depressione, al suicidio e a un'ossessione che crea dipendenza", hanno aggiunto i sostenitori. Meta, la società proprietaria di Facebook, Instagram e altre piattaforme di social media, ha esortato la Camera a cercare un'altra soluzione, come richiedere l'approvazione dei genitori per scaricare le app.
Paul Renner: "L'ambiente social danneggia la salute mentale dei ragazzi"
Il presidente della Camera repubblicana Paul Renner, che ha fatto della questione la sua massima priorità, subito dopo il voto ha affermato "che il disegno di legge della Florida dovrebbe resistere al controllo costituzionale, perché prende di mira le caratteristiche di dipendenza dei social media e non il contenuto. È una situazione in cui i ragazzi non possono stare lontani dalle piattaforme e, di conseguenza, sono rimasti intrappolati in un ambiente che danneggia la loro salute mentale". Il disegno di legge della Florida richiede alle società di social media di chiudere eventuali account che ritenga siano utilizzati da minorenni e cancellare account su richiesta di un minore o dei genitori. Secondo gli oppositori il disegno di legge violerebbe il Primo Emendamento e toglierebbe i benefici che alcuni bambini ottengono dai social media.