Elezioni Usa 2024, al via i caucus in Iowa: nei sondaggi Trump al 48%, Nikki Haley al 20%, Ron DeSantis fermo al 16%

Parte la corsa per la Casa Bianca con i caucus in Iowa: Trump favorito, distacco notevole dagli avversari. Incognita maltempo, a rischio la partecipazione dei cittadini

La corsa per la Casa Bianca prende ufficialmente il via - come da tradizione - in Iowa. È, infatti, una ricorrenza che le elezioni americane partano proprio da questo piccolo Stato del Mid West. L’appuntamento è per oggi, 15 gennaio, alle ore 19 locali, ovvero le 2 di mattina italiane. Qui si svolgono i caucus repubblicani, ovvero delle tradizionali riunioni elettorali che guidano nella scelta del candidato per le presidenziali. Per i sondaggi il risultato sembrerebbe certo: Donald Trump è indiscutibilmente il candidato favorito.

Elezioni Usa, nei sondaggi Trump favorito

In particolare, secondo l’ultimo sondaggio del Des Moines Register, l’ex presidente repubblicano si aggiudica la classifica con il 48%, seguito dall’ex governatrice del South Carolina Nikki Haley che si ferma al 20% e dal suo rivale per eccellenza – il governatore della Florida - Ron DeSantis che colleziona però nei sondaggi solo il 16%.

Caucus in Iowa: Trump verso vittoria

Se i dati ci suggeriscono già una stravincita di Donald Trump allora perché l’appuntamento in Iowa è così importante da seguire? In realtà la questione più interessante non è la vittoria di Donald Trump in sè, che sembra quasi scontata, ma la percentuale di distacco dai suoi avversari. Se, infatti, a dicembre il Tycoon aveva ottenuto il 51% di favore nei sondaggi, ora questo dato sembra essersi, seppur di poco, ridotto. La partita quindi più interessante è nei numeri.

Anche perché, se le rilevazioni venissero confermate Donald Trump entrerebbe nella storia come primo candidato a vincere con un margine così ampio. Ma la partita è ancora aperta. L’ex ambasciatrice all’Onu, Nikki Haley, infatti resta la sfidante più forte del Tycoon. Alcuni sondaggi delle ultime settimane – come quello svolto dalla Cnn alcuni giorni fa – la danno a pochissimo punti di distacco da Trump, con addirittura il 32% contro il 39% dell'ex presidente in New Hampshire.

Incognita maltempo, rischio scarsa partecipazione ai caucus in Iowa: annullati comizi Haley e DeSantis 

A preoccupare però oggi è anche un altro fattore: il forte maltempo che si è abbattuto proprio in questi giorni sull'Iowa, con tempeste di neve e temperature polari. Maltempo che ha spinto sia Haley che DeSantis ad annullare i comizi previsti e a spingere l’autorità dei trasporti a diramare un bollettino per allerta meteo. E anche se la tempesta di neve dovrebbe essere terminata, in serata verso le 19 – ovvero quando si svolgeranno i caucus - sono previste temperature fino a -25°. Per questo motivo l’incognita maggiore è quella della partecipazione.

La sfida democratica 

Se la sfida tra repubblicani prende vita nei caucus, la sfida tra i democratici questa volta, differenza degli anni passati, avverrà via posta. I risultati, quindi, non saranno annunciati prima del mese di Marzo. Una decisione fatta dopo il caos avvenuto nel 2020, nel quale non emerse un chiaro vincitore. Ma anche, per volontà dell’attuale presidente Joe Biden, che vuole tentare di dare maggiore priorità a Stati più eterogenei dal punto di vista socio-culturale rispetto all’Iowa, dove invece la popolazione è per la maggior parte bianca ed anziana.

Elezioni Usa, come funzionano

Ovviamente i caucus sono solo il primo degli step che porta alle elezioni presidenziali americane, appuntamento che quest’anno si svolgerà il 5 novembre. Data in cui gli Stati Uniti dovranno scegliere il nuovo inquilino della Casa Bianca. Ma in realtà il viaggio per arrivare alle elezioni vere e proprie è molto più lungo. Prima del voto, infatti, intercorrono lunghi mesi di primarie che sanciranno poi i candidati democratici e repubblicani tra cui scegliere. Nei 50 Stati federali, infatti, ci sono tempi e regole diverse.

La maggior parte degli Stati utilizza il sistema delle primarie classiche, attraverso le quali i cittadini non votano direttamente il candidato presidente, ma scelgono invece un delegato che verrà mandato al Congresso nazionale del partito e che sceglierà per loro. In altri Stati, invece, come l’Iowa, non si svolgono le cosiddette primarie classiche, ma i caucus, ovvero dei dibattiti organizzati in cui ci si schiera apertamente per il delegato che si vuole votare, cercando di convincere gli altri a passare dalla propria parte.

A prescindere dalle modalità però resta indubbio un fatto: queste elezioni sono sicuramente elezioni che non si dimenticheranno. Da un lato ovviamente perché il favorito repubblicano, Donald Trump, è il primo ex presidente americano ad essere sotto processo e poi inevitabilmente per i risvolti geopolitici internazionali, primo tra tutti la guerra in Medio Oriente. Un conflitto che pesa non solo sulle spalle di Biden, che inizia a perdere consensi, ma che peserà, inevitabilmente, sul nuovo capo della Casa Bianca.