Mike Pence, ex vice di Donald Trump autografa una bomba di Israele in un sito militare al confine con il Libano: la FOTO virale sul web

L'immagine ritrae l'ex vicepresidente degli Stati Uniti mentre si appresta a mettere la firma su una bomba israeliana. In precedenza anche Herzog, presidente di Israele, lo aveva fatto

Ha fatto scalpore su vari forum del web la foto di Mike Pence, ex vicepresidente degli Stati Uniti, mentre appone la sua firma su un ordigno israeliano che, presumibilmente, verrà utilizzato contro le forze armate (e i civili) palestinesi. Pence, infatti, al momento della foto si trovava in Israele, più precisamente nelle vicinanze del confine con il Libano.

L’ex numero due di Donald Trump era in quella particolare zona poiché stava visitando le forze di occupazione israeliane al confine settentrionale quando, sulla scia di un altro recente episodio simile, ha deciso di imprimere la sua calligrafia sopra ad una bomba. Si fa riferimento a quando il Presidente israeliano Herzog aveva firmato un ordigno pronto ad essere utilizzato nelle zone di guerra palestinesi. In più, il politico israeliano aveva apposto sull’ordigno di morte la frase “Credo in te”

Mike Pence, fotografato mentre firma un ordigno israeliano: era vicepresidente degli Stati Uniti, scelto da Donald Trump

“Mi considero un cristiano, un conservatore e un repubblicano. In quest’ordine”, diceva Pence qualche anno fa, quando aveva ricevuto l'incarico di vicepresidente degli USA, scelto da Donald Trump. Proprio il Tycoon, di recente, si era espresso sul conflitto israelo-palestinese, spiegando che "a Gaza molte persone muoiono ma bisogna lasciare che le cose facciano il loro corso”. Trump aveva poi aggiunto che aggiunto che durante la sua presidenza il conflitto non sarebbe esploso grazie alle pressioni della sua amministrazione sull’Iran.

Pence, in questi giorni, sta eseguendo un tour della zona Nord di Israele, partecipando a diversi eventi e rilasciando anche un'intervista a Israel Hayom, dove ha citato Ronald Reagan, dicendo che "la pace arriva solo attraverso la forza". Successivamente ha parlato apertamente e soprattutto del conflitto contro le forze militari iraniane: "L’Iran pagherà un prezzo se gli Houthi o qualsiasi altra entità da loro sostenuta continueranno a portare attacchi contro i militari americani o i nostri interessi nella regione".