Iran, Raisi: "Isis creatura di Usa e Israele, sceglieremo luogo e tempo della vendetta". Unrwa (Onu): "A Gaza 90% degli abitanti è sfollato"
Le vittime civili palestinesi dal 7 ottobre 2023 sono salite a 22.600
"L’Isis è una creatura degli Usa" e del “regime sionista”, che hanno cercato di fondare “una nuova Israele” in Siria e Iraq sotto le sembianze di un Califfato islamico, ma "il loro piano è stato sventato da Qassem Soleimani“, il comandante della Forza Qods per le operazioni all’estero dei Pasdaran iraniani. Così il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, il 5 gennaio 2024, spiegando i motivi per i quali Teheran ritiene che dietro al doppio attentato di Kerman, rivendicato appunto dall’Isis, vi siano gli americani e gli israeliani.
“Gli americani, il regime sionista e i loro agenti nella regione provano rancore verso Qassem Soleimani, odiano i pellegrini e commettono questi crimini”, ha affermato Raisi, citato dall’agenzia Irna, parlando ai funerali delle vittime dell’attacco, compiuto tra la folla dei pellegrini che si recavano alla tomba di Soleimani nel quarto anniversario della sua uccisione in un raid americano all’aeroporto di Baghdad.
Iran, Raisi: “Conflitto sarà la fine di Israele”
L’operazione ‘Diluvio di Al Aqsa’, come Hamas ha chiamato gli attacchi del 7 ottobre e la guerra contro Israele, porterà alla “fine del regime sionista“. Lo ha detto il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, partecipando a Kerman ai funerali delle vittime del doppio attentato di mercoledì.
“La vittoria della verità e la distruzione della falsità è una promessa divina”, ha aggiunto, citato dall’agenzia Irna, Raisi, che poi si è recato a visitare la tomba di Qassem Soleimani, il capo delle operazioni all’estero dei Pasdaran e nemico numero uno di Israele, ucciso in un raid Usa a Baghdad 4 anni fa e che veniva ricordato quando è stato compiuto il doppio attentato.
Gaza, dal 7 ottobre 22.600 vittime palestinesi
E’ salito a 22.600 morti il bilancio delle vittime palestinesi a Gaza. Lo rende noto il ministero della Sanità di Hamas.
Iran, Raisi: "Sceglieremo luogo e tempo della vendetta"
“Il luogo e il tempo” della vendetta iraniana per il doppio attentato di Kerman saranno “scelti” dalla Repubblica islamica, ha affermato oggi il presidente, Ebrahim Raisi, partecipando ai funerali delle vittime nella città nel sud-est dell’Iran. Lo riferisce l’agenzia Irna.
Ieri l’Isis ha rivendicato gli attentati, che, secondo l’ultimo bilancio, hanno provocato 89 morti e 284 feriti, ma diverse autorità di Teheran affermano che dietro all’azione ci sono gli Usa e Israele.
Guerra Israele-Gaza, media: “Milioni in pizza in Yemen per Gaza”
Manifestazione in strada a Sana’a e in altre città dello Yemen per dimostrare solidarietà ai palestinesi della Striscia di Gaza. Lo riferisce al Jazeera online, secondo cui Al Masirah TV, il canale televisivo statale gestito dagli Houthi, ha affermato che due milioni di yemeniti hanno partecipato alla marcia “Il sangue del popolo libero sulla strada della vittoria”. Le riprese in diretta dalla piazza Al-Sabeen a Sana’a hanno mostrato una gran folla di manifestanti, molti dei quali portavano bandiere palestinesi, scrive ancora al Jazeera. A Sana’a, funzionari Houthi hanno preso la parola e hanno tra l’altro affermato che gli yemeniti sono pronti a combattere gli Stati Uniti.
Unrwa: “Quasi il 90% degli abitanti della Striscia è sfollato”
Quasi il 90 per cento degli abitanti della Striscia di Gaza hanno dovuto lasciare le loro abitazioni a causa della guerra iniziata il 7 ottobre. Lo afferma l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) sul suo account X. “90 giorni di guerra brutale, gli sfollamenti di massa continuano ogni giorno. Famiglie costrette a spostarsi ripetutamente, alla ricerca di sicurezza dove non ce n’è”, si legge nel post, in sui dice inoltre che “1,9 milioni di persone – quasi il 90% della popolazione – sfollate nella Striscia di Gaza, molte volte, 1,4 milioni si sono rifugiate in strutture Unrwa”.
Giordania, migliaia di manifestanti in strada per solidarietà a Hamas
Migliaia di manifestanti sono scesi oggi nelle strade della capitale giordana, Amman, per esprimere solidarietà a Hamas e al suo massimo leader Saleh Arouri, ucciso all’inizio di questa settimana in un attacco aereo nella capitale libanese.
Più di 4.000 persone hanno marciato per le strade, portando cartelli e striscioni pro-Hamas e scandendo slogan anti-israeliani e anti-americani.
“Gaza non è sola, la nostra posizione a fianco del popolo palestinese e la nostra fedeltà ai martiri e ai leader martirizzati pochi giorni fa”, ha affermato Murad al Adaileh, leader del Fronte d’Azione Musulmana, secondo quanto riporta SkyNews.
Leader Hezbollah: “Se Israele vince a Gaza, poi il Libano del Sud sarà il prossimo”
“Se Israele sconfigge Gaza, il Libano del Sud sarà il prossimo. La battaglia di oggi non riguarda solo la Palestina“. Lo ha dichiarato il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in un nuovo discorso.
Leader Hezbollah: “Risponderemo all’attacco di Israele a Beirut, è inevitabile”
“Una risposta a quanto accaduto nella periferia sud di Beirut è inevitabile. Non rimarremo in silenzio e risponderemo al nemico”: lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, in un discorso trasmesso in diretta tv da una località segreta.
“Sarebbe più pericoloso rimanere in silenzio che affrontare le ripercussioni di una nostra risposta”, ha aggiunto Nasrallah. “Sarà il terreno di battaglia a parlare. E il terreno di battaglia non può aspettare”, ha detto il leader libanese alleato di Hamas e Iran.