Iraq, raid Usa contro milizie filo-iraniane dopo l'attacco di droni a Erbil, 1 morto e 24 feriti, Baghdad: "Attacco ostile"

Gli attacchi, secondo il generale Kurilla, "serviranno a ridurre la loro capacità di colpire. Proteggeremo sempre i nostri militari"

Dopo l'attacco contro l'esercito americano a Erbil, gli Stati Uniti hanno colpito tre siti utilizzati da Hezbollah e da altre forze appoggiate dall'Iran in Iraq. Al momento il bilancio è di un solo morto e di 24 feriti. "L'esercito ha effettuato attacchi necessari e proporzionati contro tre strutture utilizzate da Hezbollah e da gruppi affiliati in Iraq", ha dichiarato in un comunicato il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin. L'offensiva americana è stata "una risposta a una serie di attacchi contro il personale americano in Iraq e Siria condotti da milizie appoggiate dall'Iran, tra cui quella di Kata'ib Hezbollah e gruppi affiliati, contro la base aerea di Erbil stamattina", ha aggiunto Austin.

Iraq, raid Usa contro milizie filo-iraniane dopo l'attacco a Erbil

Non si è fatta attendere la risposta degli Stati Uniti dopo l'attacco di droni che ha ferito tre membri delle forze armate statunitensi a Erbil. Gli scontri rientrano nell’ambito della guerra tra Israele e Hamas, che ha trasformato in obiettivi le truppe americane che si trovano nelle basi in Iraq e Siria. Il generale Michael Erik Kurilla, che fa parte del comando centrale degli Stati Uniti, ha detto che "sono stati uccisi un buon numero di militanti di Kataib Hezbollah", mentre sono state distrutte le strutture del gruppo. Gli attacchi, secondo Kurilla, "serviranno a ridurre la loro capacità di colpire. Proteggeremo sempre i nostri militari".

L'attacco a Erbil con droni esplosivi

L'attacco di Erbil è stato effettuato utilizzando un drone esplosivo ed è stato rivendicato dal gruppo della Resistenza Islamica in Iraq. I blitz attribuiti a gruppi filoiraniani contro le truppe americane sono aumentati in Iraq e Siria dopo l'inizio della guerra tra Hamas e Israele. Centotre di loro sono stati identificati da Washington dal 17 ottobre, la maggioranza rivendicata dal gruppo della Resistenza islamica in Iraq, che denuncia il sostegno americano a Israele. I soldati americani in Iraq sono circa 2.500900 in Siria, come parte di un sistema inteso a combattere una possibile rinascita dell'Isis.

Baghdad: "Raid Usa sono un atto ostile"

L'Iraq ha denunciato gli attacchi aerei statunitensi nel Paese come un "atto ostile". Il governo di Baghdad ha affermato infatti "che i raid - che hanno ucciso un membro delle forze di sicurezza e ferito altre 24 persone, compresi civili - sono un attacco inaccettabile alla sovranità irachena che ha danneggiato le relazioni bilaterali".