Gaza, nuovo dietrofront Usa, Cameron: "Cessate il fuoco a Gaza controproducente, due Stati impossibili se c'è Hamas"

"Un cessate il fuoco lascerebbe Hamas al suo posto", ha detto l'attuale ministro degli Esteri britannico

Continua a far discutere la scelta di rinviare ancora una volta il consiglio di sicurezza dell'Onu sulla situazione a Gaza per consentire il proseguimento dei negoziati sul testo. Nell'ultima bozza, preparata dagli Emirati Arabi Uniti, si chiede la "sospensione" delle ostilità nel territorio palestinese per consentire la consegna di maggiori aiuti umanitari, ma da quanto filtra sembrerebbe che gli Stati Uniti continuino a mettere il veto. Intanto, torna a parlare David Cameron, il quale, in un'intervista, ha confermato di non essere d'accordo con un cessate il fuoco, in quanto "lascerebbe Hamas al suo posto". 

Consiglio di Sicurezza Onu, nuovo dietrofront Usa

Il voto del consiglio di sicurezza dell'Onu sulla situazione a Gaza, già rinviato più volte, slitta ancora, per consentire il proseguimento dei negoziati sul testo. Lo riporta Afp citando fonti diplomatiche. L'ultima bozza, preparata dagli Emirati Arabi Uniti, chiede la "sospensione" delle ostilità nel territorio palestinese per consentire la consegna di maggiori aiuti umanitari. Lo scoglio è sempre la minaccia di veto degli Stati Uniti.

Cameron: "Cessate il fuoco a Gaza controproducente"

In una lunga intervista, Lord Cameron ha spiegato i motivi del suo continuo opporsi ad un cessate il fuoco a Gaza. "Un cessate il fuoco lascerebbe Hamas al suo posto, con la loro ambizione di perpetrare altri attacchi terroristici come quelli del 7 ottobre: dunque non puoi avere un cessate il fuoco immediato e una soluzione basata sui due Stati, sono mutualmente incompatibili. Vogliamo un cessate il fuoco sostenibile, dunque non appena Hamas è messa fuori gioco e non sia più una minaccia per Israele: allora possiamo avere un cessate il fuoco allo stesso tempo di un processo di pace", ha detto Cameron. L'ex primo ministro britannico, ora ministro degli Esteri ha aggiunto: "La soluzione dei due Stati è ancora credibile? Ci vorrà molto lavoro e al momento potrebbe sembrare lontana, ma in qualche modo è diventato ancora più necessario non tornare allo status quo precedente e trovare un nuovo cammino per avere Israele sicuro nei suoi confini e uno Stato palestinese allo stesso tempo".

Washington Post: "Israele valuta un cessate il fuoco di due settimane"

Secondo quanto riportato dal Washington Post, Israele starebbe prendendo in considerazione un cessate il fuoco della durata di almeno due settimane, seguito da un graduale ritiro delle truppe israeliane, soprattutto nel nord di Gaza, nel tentativo di rilanciare un accordo per il rilascio degli ostaggi. Secondo quanto riferito, fonti ufficiali israeliane e americane sarebbero interessate a riprendere le trattative per un accordo con Hamas, attraverso la mediazione del Qatar, con l'obiettivo di liberare il maggior numero dei 129 ostaggi israeliani ancora tenuti prigionieri a Gaza.