Migranti, accordo Italia-Albania da 265 mln di € sospeso dalla Corte costituzionale di Tirana: “Viola le convenzioni internazionali albanesi”
La Corte è stata chiamata in causa da due ricorsi presentati separatamente dal Partito democratico albanese e da 28 deputati di centrodestra
È a rischio l’accordo da 265 milioni di euro sui migranti tra Italia e Albania. La Corte costituzionale albanese ha annunciato la sospensione delle procedure parlamentari per l'approvazione dell'accordo tra i premier Giorgia Meloni ed Edi Rama-Meloni sui profughi, che prevede lo smistamento in due centri (ancora da costruire) su territorio albanese di naufraghi salvati dall’Italia in acque italiane.
La Corte di Tirana è stata chiamata in causa da due ricorsi presentati separatamente dal Partito democratico albanese e da altri 28 deputati schierati a fianco dell'ex premier di centrodestra, Sali Berisha.
Il presidente della Corte, Holta Zaçaj ha spiegato che “il collegio dei giudici riunitosi oggi, mercoledì 13 dicembre, ha considerato che i ricorsi presentati rispettano i criteri richiesti e ha deciso di esaminarli in seduta plenaria”.
Migranti, accordo Italia-Albania da 265 mln di € sospeso dalla Corte costituzionale di Tirana: “Viola le convenzioni internazionali albanesi”
Nel ricorso si sostiene che l'intesa viola la Costituzione e le convenzioni internazionali alle quali l'Albania aderisce. Ciò comporta che la ratifica parlamentare dell'accordo sia sospesa fino a quando la Corte non si esprimerà con una sentenza, per la quale ha tempo 3 mesi. L’esame del ricorso è previsto il 18 gennaio 2024.
"È un'altra figuraccia mondiale per il governo di Giorgia Meloni”, ha commentato Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera. “Quell'accordo è una vergogna: bene che anche in Albania ci vogliano pensare”.
Nel frattempo Meloni e Rama incassano il sostegno della Commissione Ue. In una lettera inviata ai 27 in merito al tema migranti, Ursula von der Leyen definisce l’intesa tra Italia e Albania un “modello a cui guardare, un’importante iniziativa esempio di pensiero fuori dagli schemi, basato su un’equa condivisione delle responsabilità con i Paesi terzi in linea con gli obblighi previsti dal diritto dell'Ue e internazionale”.
L'Albania dà la possibilità all’Italia di realizzare a proprie spese i 2 centri di accoglienza
Con la firma di questo accordo l'Albania dà la possibilità all’Italia di utilizzare il porto di Shengjin e l'area di Gjader per realizzare, a proprie spese e sotto la propria giurisdizione due centri dove gestire l'ingresso, l'accoglienza temporanea, la trattazione delle domande d'asilo e di eventuale rimpatrio dei migranti salvati in mare da navi italiane (non dalle Ong).
L’Italia dovrà impegnare 16,5 milioni di euro all’anno e 100 milioni congelati su un fondo di garanzia per eventuali controversie. Totale: 265 milioni di euro se l’accordo dovesse essere rinnovato per 10 anni. L’accordo, diviso in 14 articoli, resterà infatti in vigore per cinque anni, rinnovabili per altri cinque. Le due parti possono però ritirarsi dal protocollo presentando un avviso entro 6 mesi dalla sua data di scadenza.