Pfizer, effetti collaterali della pillola per l'obesità danuglipron: nausea e vomito costringono l'azienda a modificare il farmaco
Pfizer ha dovuto modificare la pillola ideata per le persone affette da obesità, dopo che moltissimi pazienti hanno manifestato numerosi effetti collaterali, tra i quali vomito e nausea
Il colosso statunitense della casa farmaceutica Pfizer, ha annunciato che non farà avanzare una versione a due dosi del farmaco dimagrante orale danuglipron per persone affette da obesità. La maggior parte dei pazienti hanno manifestato nausea e vomito in uno studio in fase intermedia. Sono stati costretti dunque ad abbandonarlo. Adesso, la concentrazione è mirata su una versione modificata del danuglipron con somministrazione una volta al giorno.
Pfizer modifica pillola obesità dopo effetti collaterali come nausea e vomito
Ecco quanto affermato da Mikael Dolsten, Chief Scientific Officer & Presidente, Pfizer Research and Development: "Crediamo che una formulazione migliorata di danuglipron una volta al giorno potrebbe svolgere un ruolo importante nel paradigma del trattamento dell'obesità e concentreremo i nostri sforzi sulla raccolta dei dati per comprenderne il profilo potenziale. I risultati degli studi in corso e futuri sulla formulazione a rilascio modificato di danuglipron una volta al giorno forniranno informazioni su un potenziale percorso da seguire con l'obiettivo di migliorare il profilo di tollerabilità e ottimizzare sia la progettazione che l'esecuzione dello studio".
Il caso Speranza archiviato e le lamentele su X riguardo la casa farmaceutica Pfizer
L'hashtag #Pfizer è diventato di tendenza su X (ex Twitter), già dalle prime ore di questa mattina, dove gli utenti hanno dato sfogo ai propri pensieri in merito. Sono tante infatti, le polemiche alzatesi in questi giorni, specialmente dopo l'apertura delle indagini verso l'ex Ministro della Salute Roberto Speranza in merito alla somministrazione dei vaccini Covid, e la successiva archiviazione del caso. Con lui, era stato inserito nel registro indagati anche l'ex Direttore Generale di AIFA Nicola Magrini. Le accuse mosse contro Speranza, che vanno da omicidio plurimo al falso ideologico, con l'apertura dell'inchiesta 'AIFA Leakes', avevano messo in guardia molte persone.
La notizia negativa però, è stata appunto l'archiviazione: la domanda che ci si pone è, come mai nel momento in cui è stato notificato un avviso di garanzia, l'avvocato di Speranza aveva già presentato una richiesta di archiviazione del caso, e quindi fosse già al corrente della cosa. È la domanda che il deputato di Fratelli d'Italia, Emanuele Pozzolo, ha posto con una lettera scritta al Ministero della Giustizia.
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