Striscia Gaza, Onu: "Crimini di guerra di Israele o Hamas? Serve indagine", Tel Aviv: "Liberare altri 50 ostaggi per proroga tregua"

Il comunicato di Israele sull'apertura alla prosecuzione del cessate il fuoco in cambio della liberazione di 50 ostaggi da parte di Hamas non indicherebbe, tuttavia, quanti prigionieri palestinesi lo Stato ebraico sarebbe disponibile a scambiare

Dall'Onu un nuovo aggiornamento sulla questione del conflitto nella Striscia di Gaza, ovvero la richiesta di un'indagine per appurare eventuali crimini di guerra commessi da Israele o Hamas negli ultimi 52 giorni di violenti scontri. Nel frattempo sembra essersi aperto un nuovo capitolo nelle trattative per una prosecuzione della tregua tra le parti, dopo che il governo israeliano ha fatto espressa richiesta ai miliziani palestinesi di liberare altri 50 ostaggi per non interrompere il cessate il fuoco attualmente in corso.

Striscia Gaza, Onu: "Crimini di guerra di Israele o Hamas? Serve indagine"

A dare l'annuncio di un'apertura da parte dell'Organizzazione delle Nazioni Unite alla possibilità di un'indagine sugli eventuali crimini di guerra commessi da entrambe le parti in conflitto sono il relatore speciale delle Nazioni Unite sulle esecuzioni extragiudiziarie, sommarie e arbitrarie, Morris Tidball-Binz, e la relatrice sulla tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti, Alice Jill Edwards.

I due funzionari onusiani si sono così espressi in una dichiarazione congiunta: "Agli investigatori indipendenti devono essere fornite le risorse, il sostegno e l'accesso necessari per condurre indagini tempestive, approfondite e imparziali sui crimini presumibilmente commessi da tutte le parti in conflitto".

Tel Aviv: "Hamas liberi altri 50 ostaggi per prorogare la tregua"

Continuano intanto le trattative per prorogare la temporanea tregua in corso tra le forze armate di Israele ed Hamas. Sul tema è intervenuto anche il Segretario Generale Onu Guterres, che ha affermato: "Il dialogo che ha portato all'accordo deve continuare, sfociando in un cessate il fuoco umanitario totale a beneficio della popolazione di Gaza, di Israele e della regione nel suo insieme. Chiedo ancora una volta il rilascio immediato e incondizionato dei rimanenti ostaggi ed esorto tutti gli Stati a usare la loro influenza per porre fine al conflitto e compiere passi irreversibili verso l'unico futuro sostenibile per la regione: una soluzione a due Stati".

Poche ore dopo le parole del portoghese, un comunicato di Tel Aviv ha annunciato che lo Stato ebraico sarebbe disponibile a non interrompere il cessate il fuoco in cambio della liberazione di altri 50 ostaggi da parte di Hamas. Non è stato per il momento indicato quanti, e se, prigionieri palestinesi Israele sarebbe disposta a liberare in cambio.