Belgio, allarme bomba, chiuse 27 scuole a Bruxelles e nel Brabante vallone: "Uso di esplosivi se non viene pagato un riscatto"
Sono in corso dei sopralluoghi da parte della polizia che continueranno durante tutto il corso della giornata
A seguito di un allarme bomba ricevuto nella tarda serata di domenica 26 novembre, diverse scuole in Belgio, a Bruxelles e del Brabante vallone sono state chiuse. Secondo il quotidiano Le Soir che ha pubblicato una lista con i nomi di ciascuno degli istituti coinvolti, sarebbero 27, tra scuole e licei, quelli che questa mattina hanno visto interrompere la propria regolare attività scolastica.
Belgio, allarme bomba, chiuse 27 scuole a Bruxelles e nel Brabante vallone
Cécile Marquette, vicedirettrice generale per la comunicazione del Wallonie-Bruxelles Enseignement (WBE), organo che si occupa di amministrare l’insegnamento nella comunità francese, ha affermato che la polizia sta già provvedendo ad effettuare i dovuti controlli che si susseguiranno durante l’arco della giornata. Questo ha precisato Marquette per “precauzione” e senza “la necessità di entrare nel panico”. Sarebbero circa 10.000 gli studenti coinvolti e che potrebbero già riprendere l’attività scolastica a partire da martedì 28 novembre.
Julien Nicaise, l’amministratore generale della WBE, ha dichiarato ai media internazionali che "ieri sera diversi direttori delle scuole li avevano informati di aver ricevuto una e-mail di minacce". Nicaise ha poi aggiunto che si faceva anche riferimento al possibile utilizzo di "materiale esplosivo nel caso non fosse stato pagato un riscatto".
Non è la prima volta che le istituzioni belghe vengono prese di mira da presunti allarme bomba. Già nelle scorse settimane vi erano state diverse segnalazioni. A novembre, al ritorno dalla pausa per la celebrazione di Ognissanti, due scuole beghe delle località di Charleroi e Dinant, in Vallonia, erano già stata evacuate per lo stesso genere di minacce bomba pervenute sempre via e-mail.
La WBE ha sottolineato la preoccupante “moltiplicazione di questo tipo di allarmi nelle ultime settimane e le difficoltà che causano”. Tanto il Belgio quanto la Francia sono vittime da mesi di continui allarmi terroristici, moltiplicati dopo l’attacco di origine Jihadista ad Arras, nel nord della Francia, costato la vita a un insegnante lo scorso 13 di ottobre e l’attentato a Bruxelles nel quale sono stati uccisi due cittadini di nazionalità svedese. In più nella capitale francese si sono susseguiti diversi allarmi indirizzati alla Reggia di Versailles, evacuata più di 4 volte in un solo mese, e le minacce bomba del passato 26 ottobre agli aeroporti di Bordeaux, Basilea-Mulhouse, Tarbes, Pau e Biarritz.