Quo Vadis Turismo?
Il Giornale D'Italia ha intervistato a riguardo Alessandra Priante, Direttore per l'Europa dell'UNWTO, l'agenzia delle Nazioni Unite che promuove il turismo sostenibile e responsabile a livello globale.
Di Federico Grandesso
In qualità di esperta anche dell'area mediorientale, negli anni 2010-2015 la Dottoressa Priante è stata nominata Rappresentante Diplomatico Culturale per l'area del Golfo (Emirati Arabi Uniti, Oman, Qatar, Bahrein, Kuwait), con il compito di occuparsi della promozione della cultura e dell'istruzione italiana. In precedenza è stata responsabile delle relazioni internazionali multilaterali (UNWTO, OCSE e UE) e delle politiche turistiche per il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo italiano. Ha inoltre partecipato attivamente al lavoro di ricerca e analisi per la preparazione del Piano strategico nazionale per il turismo 2017-2022.In linea con la sua preparazione accademica e la sua attitudine alla ricerca, Alessandra ha pubblicato numerose pubblicazioni di settore e insegna management della cultura e analisi audiovisiva internazionale presso alcune delle principali università italiane per studenti post-universitari.
Roma, Venezia e Firenze hanno fatto il tutto esaurito ma questa non e' forse una buona notizia. Come fare per gestire meglio il turismo in queste tre città?
Come dicevo prima, tutto si riduce a una gestione più efficace dei flussi turistici in queste grandi città italiane. Raccogliere dati sui picchi turistici, sulla provenienza dei viaggiatori ecc, con l'obiettivo di formulare misure adeguate per bilanciare gli afflussi turistici nel corso dell'anno. Evitando così un'eccessiva concentrazione in un determinato periodo.
-Come si può sviluppare in Italia un turismo green?
Un aspetto importante è la formazione della forza lavoro turistica attuale e futura, comprese le PMI, per l'acquisizione delle conoscenze e delle competenze necessarie a promuovere il turismo sostenibile nella loro attività o nei loro servizi. È necessario fare di più per affrontare il problema dalle sue radici, affrontando la mancanza di conoscenze e competenze nei programmi di studio nazionali e garantendo che le tecnologie adeguate siano attualmente offerte sul mercato per consentire una transizione verde nel settore turistico a livello nazionale. Un esempio molto pratico è la riduzione degli sprechi alimentari negli hotel e nelle navi da crociera, grazie a una migliore comprensione dei gusti e dei comportamenti dei clienti.
L'Uzbekistan ha ospitato l'ultima assemblea generale dell'UNWTO nell'iconica città di Samarcanda. Cosa pensa delle proposte uzbeke durante il meeting e come vede questo paese che si sta sempre più aprendo?
L'Uzbekistan ha un notevole potenziale per incrementare la propria offerta turistica, in collaborazione con l'UNWTO. Tanto che, a dimostrazione concreta della collaborazione esistente, in occasione della 119ª sessione del Consiglio esecutivo dell'UNWTO, tenutasi a Samarcanda, il governo dell'Uzbekistan ha presentato la proposta di istituire un Ufficio tematico per il turismo sulla Via della Seta nella città di Samarcanda. Si tratta di un'eccellente opportunità per l'UNWTO di approfondire il proprio lavoro nella regione, basandosi su una partnership di lunga data con il governo dell'Uzbekistan.
-Come si puo' sostenere il turismo dei piccoli borghi in Italia?
Ad esempio, premiando quei borghi relativamente sconosciuti con riconoscimenti che ne mettano in luce la peculiarità del patrimonio culturale e la sensibilità alle questioni ambientali e sociali. L'iniziativa dell'UNWTO dei “Best Tourism Village” offre un modello e infatti proprio quest'anno, nella sua ultima edizione, il villaggio di Lerici in Italia è stato nominato per questo prestigioso premio in occasione della nostra 25a Assemblea Generale, a Samarcanda, in Uzbekistan. Tali premi incentivano un turismo più responsabile e sostenibile in Italia e nel mondo.
-Secondo lei bisognerebbe controllare di più e tassare maggiormente i bed and breakfast che sono diventati un fenomeno forse ingombrante in certe città?
Non necessariamente. Opterei per un approccio che non soffochi la crescita dei bead and breakfast o delle piattaforme di noleggio online, ma che allo stesso tempo non comprometta il loro legittimo contributo allo Stato. Le decisioni della Commissione Europea sulle nuove regole per migliorare la trasparenza e la chiarezza degli affitti brevi (short-term rentals) in Europa sono un buon approccio da seguire.
-Quale dossier le sta più a cuore in questo momento nel lavoro quotidiano?
In questo momento sono molto impegnata nell'organizzazione della Conferenza internazionale sul turismo accessibile dell'UNWTO, che si terrà a San Marino dal 16 al 17 novembre. Tra soli due settimane! Si tratta di un'occasione unica, a quasi otto anni dalla prima edizione, e sono molto emozionato e orgoglioso del contributo dell'UNWTO a questa piattaforma unica in cui i governi e le imprese private possono condividere le loro esperienze e le migliori pratiche per promuovere un turismo accessibile per tutti!