Indi Gregory, staccate le macchine, respinto appello dei genitori dai giudici. Lettera di Meloni a Londra: "Trasferire bimba a Roma secondo convenzione dell'Aja"

I giudici inglesi hanno infine deciso per il distacco delle macchine che tengono in vita Indi Gregory, fissato per sabato mattina. Continua a far pressioni per un trasferimento a Roma il premier Meloni, che ha inviato una lettera a Londra chiedendo di agire in questo senso

Avviato il distacco delle macchine che tengono in vita Indi Gregory sabato intorno all'ora di pranzo deciso da parte dei giudici inglesi, che dopo diverse ore di seduta avevano infine respinto l'appello dei genitori della piccola. Poco prima del termine della riunione, una lettera scritta dal Presidente del Consiglio Meloni era stata inviata al Lord cancelliere e segretario di Stato per la Giustizia del Regno Unito. Nel testo si invita Londra ad acconsentire al trasferimento della bimba di otto mesi affetta da una malattia degenerativa che ne impedisce lo sviluppo muscolare all'Ospedale Bambin Gesù di Roma, secondo quanto indicato dall'articolo 32 della convenzione dell'Aja del 1996.

Indi Gregory, distacco delle macchine fissato per sabato, giudici respingono l'appello dei genitori

Dopo diverse ore di seduta, i giudici inglesi avevano deciso venerdì 10 novembre, di respingere l'appello dei genitori di Indi Gregory. Fissato quindi per oggi, sabato 11 novembre, il distacco delle macchine che tengono in vita la bimba di 8 mesi affetta da una rara malattia degenerativa che ne impedisce lo sviluppo dei muscoli. 

A riferire la notizia, il portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus Jacopo Coghe e l'avvocato Simone Pillon, che in affiancamento ai legali inglesi della famiglia Gregory hanno seguito in questi giorni gli sviluppi attorno alla piccola, dopo la seduta straordinaria del Consiglio dei Ministri di mercoledì scorso cittadina italiana.

Caso Indi Gregory, Meloni invia una lettera a Londra: "Concedete trasferimento secondo convenzione dell'Aja"

Poco prima della conclusione della riunione dei giudici inglesi che avrebbe deciso del destino della piccola Indi, il premier Meloni aveva inviato una lettera al Lord cancelliere e segretario di Stato per la Giustizia del Regno Unito "al fine di sensibilizzare le autorità giudiziarie" impegnate nella vitale scelta.

Nel testo, dove si fa espressamente riferimento all'articolo 32 della convenzione dell'Aja del 1996 (relativo alla "competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l'esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione dei minori"), il capo dell'esecutivo chiede di permettere alla bimba di "accedere al protocollo sanitario di un ospedale pediatrico italiano" e, soprattutto, di sbloccare la situazione "in tempo utile perché Indi possa accedere a questa possibilità nello spirito di collaborazione che da sempre contraddistingue i due Paesi".