Israele, "Atomica su Gaza è opzione, anche se costasse vita dei 240 ostaggi": bufera su Amichai Eliyahu, ministro della Cultura dell’estrema destra; Netanyahu lo sospende
Il Ministro Eliyahu ha anche aggiunto: "Non forniremo aiuti umanitari ai nazisti, a Gaza non esistono civili non coinvolti. I palestinesi vadano in Irlanda o nei deserti"
Il Ministro degli affari e del patrimonio di Israele Amichai Eliyahu ha dichiarato l'uso dell'atomica su Gaza "un'opzione". L'ha fatto rispondendo alla domanda di una giornalista durante un'incontro con la stampa nel quale si andava discutendo la questione del conflitto in corso nella Striscia di Gaza. Immediata la reazione del governo di Israele, con il Primo Ministro Netanyahu che ha definito le parole di Eliyahu "avulse dalla realtà" e ne ha sospeso la partecipazione a tutte le sedute dell'esecutivo "fino a nuovo ordine". Nonostante la presa di posizione del premier, non mancano osservatori che sottolineano come, se il Ministro è arrivato a dipingere una soluzione tanto drammatica, non è escluso che parte dell'opinione pubblica potrebbe trovarsi d'accordo.
Il Ministro degli Affari d'Israele minaccia l'uso dell'atomica e dichiara a Gaza non esserci civili non coinvolti nel conflitto: sospeso
"Sganciare una bomba atomica sulla Striscia di Gaza è un’opzione, anche se ne andasse della vita dei 240 ostaggi israeliani perché le guerre hanno un loro prezzo". Queste le parole pronunciate dal Ministro per gli affari ed il patrimonio di Israele rispondendo alla domanda di una giornalista riguardo alla possibilità di un'escalation del conflitto nella Striscia di Gaza. Parole che hanno sollevato un'ondata di indignazione internazionale, e che sono state accompagnate da un commento da molti definito "sprezzante" da parte del Ministro Amichai Eliyahu contro i civili palestinesi da settimane sottoposti ai bombardamenti dell'Idf.
Eliyahu, infatti, a margine del commento sulla possibilità di utilizzare un ordigno nucleare sulla Striscia, ha aggiunto: "Non forniremmo aiuti umanitari ai nazisti, non esistono civili non coinvolti a Gaza". Ha quindi concluso: "I palestinesi possono andare in Irlanda o nei deserti, i mostri di Gaza dovrebbero trovare una soluzione da soli".
Nel giro di pochi minuti si è scatenata una pioggia di critiche internazionali per le brutali parole del Ministro, che hanno portato il premier Netanyahu a definire tali affermazioni "avulse dalla realtà" e a disporre, "fino a nuovo ordine", la sospensione del funzionario da tutte le prossime sedute dell'esecutivo. Più blando il commento di Itamar Ben Gvir, leader del partito di estrema destra "Potere ebraico" di cui Eliyahu fa parte, che ha minimizzato quanto detto, definendo il richiamo all'atomica "una semplice metafora".