Manifestazioni pro-Palestina ovunque, ma i media tacciano e difendono l'imperialismo israeliano

la narrazione mediatica tifa spudoratamente per Israele e per il suo imperialismo, allineandosi in toto ai rapporti di forza egemonici su scala planetaria. Ma il popolo italiano, per parte sua, sembra decisamente più propenso a difendere le ragioni dei palestinesi

In tutta Italia si riempiono le piazze di partecipatissime proteste in difesa delle ragioni dei palestinesi. Soprattutto si assiste al ritorno dei giovani e degli studenti nelle piazze, ciò che non si vedeva ormai da tempo e che ad esempio non era accaduto ai tempi dell'infame tessera verde della discriminazione e del controllo totale. Con tutta evidenza, vi è anche questa volta una discrasia tra la narrazione mediatica e il sentire del popolo italiano: la narrazione mediatica tifa spudoratamente per Israele e per il suo imperialismo, allineandosi in toto ai rapporti di forza egemonici su scala planetaria. Ma il popolo italiano, per parte sua, sembra decisamente più propenso a difendere le ragioni dei palestinesi e della opposizione all'imperialismo israeliano. In tutta risposta, i media scelgono di tacere e di voltarsi dall'altra parte, come se quelle piazze non esistessero, come se irreali fossero le proteste in difesa delle ragioni dei palestinesi. Nulla di nuovo, naturalmente: il sistema mediatico, come sappiamo, opera amplificando a dismisura ciò che è funzionale all’ordine egemonico e, in maniera convergente, rimpicciolendo fino a rendere invisibile ciò che a vario titolo possa metterlo in discussione. D'altro canto, il clero giornalistico e il circo mediatico non fanno altro che santificare l'ordine esistente, presentandolo come il migliore tra gli ordini possibili o come il solo possibile. Miseria del giornalismo, per parafrasare Marx.

Di Diego Fusaro.