Israele verso la censura di Al Jazeera: ''Trasmettono i messaggi dei portavoce di Hamas'', Rsf: "Tel Aviv soffoca il giornalismo a Gaza"
L'emittente qatarina si è guadaganta una grande fetta di pubblico arabo nella narrazione del conflitto in atto, e questo acuisce la tensione con Israele. Per l'organizzazione internazionale lo Stato ebraico è vicino a "imporre un blackout mediatico totale"
Al Jazeera è tornata ad essere al centro dell'attenzione del mondo arabo durante le ultime evoluzioni del conflitto tra Israele e Hamas. Dopo la grande attività svolta in passato durante le Primavere arabe l'emittente televisiva del Qatar sta infatti raccontando il conflitto nella Striscia di Gaza in maniera costante, con decine di giornalisti sul campo, ma lo starebbe facendo – a detta di Israele – portando avanti una narrazione ed un punto di vista che andrebbero a sostenere la propaganda di Hamas, leggendo i fatti e dando spiegazioni di essi con tesi e teorie che danneggerebbero lo stesso Israele. Per questo motivo lo stato israeliano starebbe pensando di oscurare le trasmissioni di Al Jazeera sul proprio territorio. Ad influire è certamente il fatto che l'emittente televisiva sia qatarina, e cioè appartenente a quello Stato che finanzia Gaza: il Qatar sostiene economicamente da anni l'organizzazione di Hamas con milioni di dollari, e questa eccessiva vicinanza preoccupa Israele e ne scatena la reazione.
Israele verso la censura di Al Jazeera: "Trasmette messaggi pro-Hamas"
La ministra delle Comunicazioni Shloma Karhi ha infatti affermato solo pochi giorni fa di trovare inconcepibile che il messaggio terroristico di Hamas passi attraverso quella stazione televisiva che, inoltre, sempre a detta della ministra, filmerebbe le truppe nelle aree di raccolta fuori Gaza e inciterebbe contro i cittadini israeliani. Per questi motivi si starebbe lavorando ad una legge per censurare tutti quei media (Al Jazeera ed un altro paio di emittenti sono nel mirino, per il momento) che rivelerebbero informazioni dannose per l'offensiva militare, aiutando Hamas.
Rsf bacchetta Tel Aviv: lo Stato ebraico è vicino a "imporre un blackout mediatico totale". Il segretario generale Deloire: "Affinché il mondo esterno possa ricevere una copertura gratuita e affidabile della situazione, i cronisti devono essere in grado di lavorare".
Doha: "No comment"
Ciò parrebbe aver creato una spaccatura che risulta evidente osservando Gerusalemme: nella Gerusalemme Est Al Jazeera domina le comunicazioni, mentre nella parte Ovest ci si sta attivando per spegnerla.
Nel frattempo dalla capitale del Qatar, Doha, non è ancora arrivata alcuna risposta, né un commento. È risaputo che i rapporti sono più che mai freddi da dopo l'omicidio della giornalista Shireen Abu Aklen da parte dell'esercito israeliano avvenuto a Jenin nel maggio del 2022, evento che aveva portato Al Jazeera a denunciare Israele alla Corte penale internazionale dell'Aja.
Per il momento quindi non si può dire con certezza quale sia la posizione di Doha, che pure si è subito attivata per la liberazione dei civili presi in ostaggio da Hamas, in questo momento. L'impressione però è che sarà difficile mettere a tacere Al Jazeera, che anche se dovesse venire oscurata sul suolo israeliano potrà continuare a contare sulla grande fetta di pubblico che ha conquistato fino a questo momento.