Le sceme delle "melelle" al cospetto di Netanyahu: Giorgia Meloni e Annalena Baerbock, due adolescenti in gita scolastica in Israele

La forma è sostanza: le due protagoniste della politica europea sembravano due adolescenti in gita scolastica, uno spettacolo imbarazzante.

Il Ministro (la Ministra, chiamatela come volete, basta che non usiate la schwa) degli Esteri tedesco/a Annalena Baerbock è corsa in Israele da Benjamin Netanyahu e – dopo l’incontro – ha dichiarato che Israele rispetterà i diritti umani. Pochi giorni più tardi, è stato il turno di Giorgia Meloni: baci e abbracci all’uomo che – nel pieno rispetto dei diritti umani – ha ucciso oltre 5.000 esseri umani nell’ultima settimana.

La forma è sostanza: le due protagoniste della politica europea sembravano due adolescenti in gita scolastica, uno spettacolo imbarazzante. La loro incompetenza è seconda soltanto alla loro totale inadeguatezza a ricoprire incarichi (no, non istituzionali: incarichi tout court).

Esiste un protocollo: non vanno all’estero con un gruppo di vacanzieri, ma in rappresentanza del loro Paese. Non abbracciano una zia emigrata, ma un Capo di Stato.

A Napoli, un tempo, si vendevano le mele melelle per strada. “O scemo d’ ‘e mmele”, lo “scemo delle melelle” è diventata un’espressione popolare.

Gli scemi delle mele corrono a dispensare baci e abbracci, a sostenere la campagna militare che potrebbe dare inizio alla Terza Guerra Mondiale. Convinti /e di difendere la democrazia, dimostrano al mondo che la democrazia è talmente svuotata di significato che persino i venditori di mele si credono protagonisti della Storia.

Un minimo di dignità, non si chiede altro. Annalena Baerbock è il frutto della più completa idiozia ecologista, un misto tra una gretina e una sessantottina con l’eskimo. Non ha detto una parola contro gli americani (o gli ucraini, o gli ucraini con l’appoggio degli americani) che con un atto di sabotaggio hanno fatto esplodere il Nord Stream.

Giorgia Meloni è una ragazzina di borgata che non si sa comportare in pubblico: bacia e abbraccia bavosa come una lumaca, eppure si vanta di andare in giro a testa alta mentre noi sguazziamo nel fango. Che spettacolo!

L’Impero americano non cade dignitosamente. Come l’Impero Ottomano, si macchia di stermini. Là 1,5 milioni di armeni, 350.000 greci del Ponto e non meno di 275.000 assiri, qui 240.000 afgani, 500.000 tra ucraini e russi e ora già 5.000 palestinesi.

Gli Straussiani teorizzano che la guerra permanente sia l’unico strumento per impedire l’avvento di un mondo multipolare e garantire la prosecuzione dell’egemonia americana. Joe Biden, dall’equilibrio instabile e l’eloquio confuso, è il volto “presentabile” del potere. Dietro di lui i sionisti Straussiani, che lo muovono come se fosse il loro burattino.

Questa è la democrazia: una striminzita foglia di fico che ormai non ce la fa a coprire le vergogne.

Ma qui in Europa – che fortuna! – ci sono le sceme delle melelle. Accreditate dal Forum di Aspen, non so se mi spiego. E votate da una Nazione che ormai fa pena, una RSA diffusa che si beve tutte le balle spacciate per verità.

Ignoranza crassa mischiata a ingenuità, atteggiamenti infantili, totale inadeguatezza: cosa ci possiamo attendere dal futuro?

Temo il peggio.

di Alfredo Tocchi, Il Giornale d’Italia, 23 ottobre 2023