Egitto: "Civili palestinesi restano a Gaza, non apriamo i nostri valichi", 2,2 milioni restano sotto assedio israeliano
Segretario Usa Blinken in volo verso Tel Aviv, in corso discussioni con Israele ed Egitto per l'evacuazione di civili palestinesi dalla Striscia al Sinai, ma il Cairo frena
Ad Israele inaugurato un governo di emergenza. A guidarlo il presidente Netanyahu, sostenuto dai partiti conservatori ultraortodossi e dalle forze di centrodestra. A margine dell'annuncio, il commento del leader dello Stato ebraico, intervenuto sul tema del conflitto in corso contro le milizie islamiche palestinesi: "Ogni membro di Hamas è un uomo morto". Continuati nella notte i bombardamenti dell'Idf sulla Striscia di Gaza, da ieri, mercoledì 11 ottobre, al buio a causa dello spegnimento dell'ultima centrale elettrica ancora in funzione. Secondo il Ministero della Sanità palestinese, sarebbero stati 51 i morti nelle ultime ore tra i civili, 281 i feriti. Atteso per oggi l'incontro del segretario di Stato Usa Antony Blinken con Netanyahu, indiscrezioni parlano anche di un faccia a faccia del funzionario dell'amministrazione Biden con il presidente palestinese Abu Mazen, teoricamente previsto per domani.
Blinken in volo verso Tel Aviv per incontrare Netanyahu, discussioni in corso con Egitto per l'evacuazione dei civili palestinesi da Gaza
Sono finora circa 1200 i morti confermati tra i civili palestinesi nella Striscia di Gaza. Ancora bombardamenti israeliani nella notte, mentre il segretario di Stato Usa Antony Blinken è in volo alla volta di Tel Aviv dove incontrerà in giornata il presidente Netanyahu. Interrogato dai giornalisti poco prima di salire in aereo, presso la Base Andrew nel Maryland, il funzionario americano ha parlato dei dialoghi attualmente in corso non solo con Tel Aviv, ma anche con l'Egitto di al Sisi, per quanto riguarda la questione dei civili palestinesi, attualmente circa 2,2 milioni di persone sotto assedio, senza elettricità e con le riserve di acqua e cibo in esaurimento.
Nelle ultime ore sarebbe stata ventilata la possibilità che una fetta della comunità civile al momento intrappolata dall'assedio israeliano, potesse evacuare attraverso i valichi lungo i confini tra Striscia di Gaza ed Egitto. Secco, però, al momento il rifiuto del Cairo a farsi carico di un numero imprecisato di palestinesi in fuga dalla Striscia. Non solo per la difficoltà nella gestione di una tale massa di profughi, ma anche, e soprattutto, per la vicinanza di Hamas (i cui membri si potrebbero facilmente mischiare alla popolazione civile) ai Fratelli Musulmani, organizzazione internazionale islamica dichiarata terrorista dal regime di al Sisi, che dalla sua presa del potere ne ha combattuto aspramente la radicalizzazione nel Paese del Nilo. L'arrivo improvviso di centinaia di migliaia di palestinesi nel Sinai, è la valutazione de il Cairo, rischierebbe di accendere nuovamente le ambizioni degli integralisti dei Fratelli Musulmani, nonostante le persecuzioni ancora presenti in gran numero in Egitto.
Nonostante la forte ritrosia egiziana, Blinken, e l'amministrazione Biden, non sembrerebbe aver ancora chiuso alla possibilità in uno sfogo di civili verso ovest, evenienza che permetterebbe un'invasione via terra della Striscia più facilmente gestibile da parte israeliana. "Si tratta di una discussione ancora in corso - ha affermato il segretario Usa - non posso entrare nei dettagli. Inutile dire che alcuni di questi sono estremamente complessi. Tuttavia vogliamo assicurare che faremo quanto è nelle nostre possibilità affinché i civili non siano coinvolti nel conflitto".