Israele, chi sono i 2 coniugi italiani dispersi da 48 h, Tajani: “Speriamo non siano prigionieri a Gaza"

Lilach Clea Havron e Eviatar Moshe Kisnis erano nel kibbutz di Be’eri: di loro non si hanno notizie da ormai più di 48 ore. Nel villaggio sono stati trovati più di 100 cadaveri israeliani

La coppia si trovava nel kibbutz di Be’eri dove i soccorritori hanno rinvenuto oltre 100 morti. 

Il Ministro degli Esteri Tajani conferma la perdita di contatti da parte della Farnesina con una coppia di italiani ad Israele

Tra le persone attualmente disperse dopo l’attacco di Hamas risultano due italo-israeliani, marito e moglie con doppio passaporto. Lilach Clea Havron ed Eviatar Moshe Kisnis erano nel kibbutz di Be’eri e di loro non si hanno notizie da ormai più di 48 ore: “Non sono rintracciabili e non rispondono all'appello - afferma al Tg1 il ministro degli Esteri Antonio Tajani - ci auguriamo che non siamo prigionieri nella striscia di Gaza”.

Secondo quanto riportato ieri sera dal vicepresidente del consiglio, la coppia si trovava appunto nel kibbutz di Be’eri, villaggio nel Sud del Paese, proprio vicino al confine con la Striscia di Gaza, dove i residenti sono stati tenuti a lungo in ostaggio dai miliziani di Hamas. È quindi nella serata di ieri che l’organizzazione rabbinica Zaka ha annunciato la scoperta di 108 corpi di israeliani nel primo giorno di ricerche delle vittime.

Coniugi italiani dispersi in Israele, Tajani: “Speriamo non siano prigionieri a Gaza “

L’attacco al villaggio situato nel deserto del Negev, è secondo per numero di morti solo a quello del rave dei giovani pacifisti nel deserto che conta 260 vittime. Il bilancio di morti israeliane continua a salire toccando quota 900, mentre il numero dei feriti si aggira intorno ai 2500, di cui molti estremamente gravi. Secondo quanto riportato dalle fonti Ansa sarebbero 750 i dispersi e almeno 100 le persone in ostaggio di Hamas.

Uccidere gli ostaggi “non migliorerà le cose” ha detto ieri un portavoce delle Forze di Difesa Israeliane in risposta alle minacce arrivate ieri dai militari di Hamas di giustiziare prigionieri civili nel caso in cui Israele avesse preso di mira Gaza senza preavviso.

Le parole del premier Benyamin Netanyahu

Sale invece a 687 il bilancio delle vittime palestinesi, mentre si contano circa 3.726 feriti: “Abbiamo solo cominciato a colpire Hamas e non ci fermeremo”, ha affermato il premier Benyamin Netanyahu secondo cui si tratterebbe di "guerra per la nostra esistenza”. Poi l’appello del premier israeliano "per un governo di emergenza nazionale ma senza precondizioni. Il popolo è unito, lo dev'essere anche la leadership", ha affermato.