Gruppo Wagner, Andrei "Sedoi" Troshev nominato nuovo comandante da Putin, 500 miliziani tornano a Bakhmut

Il presidente russo Putin ha nominato l'ex braccio destro di Prigozhin Andrei Troshev (contrario alla marcia su Mosca di giugno) nuovo comandante Wagner: la compagnia dipende ora dal Ministero della Difesa

Sembrerebbe essere in dirittura d'arrivo il processo di istituzionalizzazione della brigata mercenaria Wagner da parte dello Stato russo. Un processo avviato poche settimane prima del tentato golpe del defunto leader Prigozhin e teso ad appianare la sempre meno sopportata a Mosca libertà decisionale dei miliziani. Una libertà che a partire dalla fine del 2022 si era più volte manifestata nelle critiche, senza peli sulla lingua, rivolte al Ministero della Difesa russo ed ai vertici delle forze armate, accusati di incompetenza, fino a sfociare nell'esplicita ribellione della marcia su Mosca di giugno.

Putin nomina nuovo comandante Wagner Troshev, l'ex braccio destro di Prigozhin che non appoggiò la marcia su Mosca

Dopo i mesi di "esilio" in Bielorussia anche gli ultimi wagneriti non ancora integrati nell'esercito russo sono rientrati sul fronte ucraino, in particolare a Bakhmut, raggiunta in questi giorni da circa 500 miliziani. A guidarli, l'ex braccio destro di Prigozhin, il colonnello Andrei Troshev.

Una cerimonia, quella mostrata a favore di telecamere, nella quale il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin incarica, l'ex braccio destro di Prigozhin Andrei Troshev (non coinvolto nel tentato golpe di giugno) di assumere la direzione di quello che resta della brigata Wagner.

A partire dall'impostazione della scena, trasmessa da tutte le televisioni russe, con Putin a capo tavola e Troshev diligentemente seduto a lato, fino alla strutturazione del dialogo, in realtà un monologo dello zar, in molti osservatori ritengono il momento della nomina sia stato costruito proprio per sottolineare come, ormai, gli ex ribelli golpisti siano stati completamente addomesticati, entrando senza possibilità di recesso sotto il controllo del Ministero della Difesa russo.

Sedoi (il nome di battaglia di Troshev, letteralmente "capello grigio") dovrà ora assumere due ruoli. Quello di comandante di truppe volontarie impegnate sul fronte ucraino ("Il tuo compito è allestire unità di volontari in grado di svolgere varie missioni di combattimento, principalmente nella zona delle operazioni militari speciali", sono le parole pronunciate da Putin durante l'incontro) e, ruolo forse ancora più importante, quello di simbolo dell'avvenuta riconciliazione tra forze armate e miliziani, nella realtà dei fatti raggiunta con lo smantellamento delle strutture operative dei secondi e l'assunzione del controllo da parte delle prime.

Non lascia a questo proposito spazio all'immaginazione il commento secco del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, rilasciato all'agenzia di stampa Ria a margine del faccia a faccia: "Troshev ora lavora per il Ministero della Difesa".