Terremoto Marocco, rifiutati aiuti dalla Francia, lo schiaffo di Rabat a Parigi: il re non risponde più a Macron - RETROSCENA

Il re ha rifiutato gli aiuti anche di altre nazioni, come Russia, Usa, Turchia e Israele

Il Marocco si trova di fronte a una crisi senza precedenti dopo il terremoto che ha colpito il paese del Nord Africa, causando più di 2000 morti. In un momento di estrema necessità, il presidente francese Emmanuel Macron ha offerto assistenza al re Mohammed VI, ma il Marocco ha scelto di rifiutare questa mano tesa. 

L'atteggiamento del Marocco è stato definito dai media come una forma di "orgoglio nazionale" e un segno di sfiducia nei confronti della Francia, spesso chiamata "il colonizzatore francese" sulle piattaforme social. Ma quindi cosa c'è davvero dietro a questo rifiuto?

Terremoto Marocco, aiuti dalla Francia rifiutati, lo schiaffo di Rabat a Parigi: il re non risponde più a Macron - RETROSCENA

In realtà, il Marocco ha mostrato segnali di ostilità nei confronti della Francia già da diversi mesi. Recentemente, il paese ha annunciato che a partire dal prossimo anno scolastico, la lingua francese sarà sostituita dall'inglese nelle scuole, una decisione resa pubblica poco dopo il divieto delle "abaya" (abiti tradizionali) negli istituti in Francia. Un chiaro segno delle crescenti ostilità franco-marocchine.

Tuttavia, secondo la geografa Sylvie Brunel, ex presidente dell'associazione umanitaria "Action contre la faim," c'è un'altra spiegazione dietro al mancato aiuto francese. Brunel afferma che il re Mohammed VI vuole mantenere il controllo del suo paese per una forma di orgoglio nazionale. Il Marocco, in quanto paese emergente che cerca di assumere un ruolo di interlocutore europeo e di potenza regionale in Africa, vuole dimostrare la sua sovranità e capacità di gestire gli aiuti senza sembrare dipendente dagli aiuti stranieri. L'esperta, per chiarire il concetto, cita come esempio il terremoto che nel 2010 ha scosso Haiti, paese la cui sovranità è stata messa in discussione dopo gli innumerevoli aiuti arrivati dall'estero. 

Intanto, sui social gli utenti hanno scatenato la loro creatività, sfruttando così le tensioni diplomatiche con la Francia. In uno dei meme virali sul web, Macron viene "allontanato" dal tavolo di discussioni del Marocco con i paesi da cui ha invece accettato gli aiuti finanziari.

                                                 

Lo scandalo Pegasus e la neo-amicizia con l'Algeria

I rapporti tra Macron e Mohammed VI si sono deteriorati negli ultimi anni anche a causa di alcune tensioni legate allo scandalo Pegasus, in cui le conversazioni telefoniche del presidente francese sarebbero state intercettate e diffuse da una società israeliana. Inoltre, ci sono stati disaccordi tra i due paesi riguardo al rimpatrio dei migranti clandestini e sulla questione del Sahara occidentale. Di fatto, Macron non ha un ambasciatore a Rabat e la sua visita ufficiale in Marocco è stata rinviata per mesi. Ma non è tutto. L'ira del re potrebbe essere dovuta anche al fatto che la Francia "abbia tradito" il Marocco "sostituendolo" con l'Algeria, paese storicamente nemico del suo vicino nord-africano. L'Algeria infatti è da anni in conflitto "muto" (ma neanche tanto) con il Marocco a causa della guerra sahariana del Polisario finanziata proprio dal suo vicino di casa.

Intanto, il Marocco non è l'unico ad "atteggiarsi con orgoglio", tant'è che la Francia ha risposto alle speculazioni dichiarando che il rifiuto è legittimo in quanto si tratta di uno "Stato sovrano". Il ministro dell'interno francese si è unito al coro dichiarando che, di fatto, i legami diplomatici non c'entrano e che i popoli marocchini e francesi sono da sempre "migliori amici".

No anche a Russia, Usa e Turchia

Le ragioni per i rifiuti del Marocco sono ancor più evidenti quando si considerano altri attori internazionali. La Turchia di Recep Erdogan solleva preoccupazioni con il suo espansionismo neo-ottomano che si estende fino al Nord Africa libico. La Russia di Vladimir Putin è già presente nel Sahara attraverso la presenza di Wagner e il sostegno ai golpisti in Mali e in Nigeria. Anche l'Unione Europea nel suo complesso ha criticato ripetutamente il Marocco per la sua attenzione insufficiente ai diritti umani, senza dimenticare lo scandalo del "Qatargate" che coinvolse anche il Marocco, così come le accuse di corruzione tra gli europarlamentari.

Il re ha però accettato, o meglio richiesto, il sostegno finanziario dalla Cina, con cui ha importanti interessi commerciali e investimenti, così come dalla Gran Bretagna, Tunisia, Qatar, Emirati Arabi e persino dalla Spagna. Quest'ultima ha inviato soccorritori, cani da ricerca e medicinali, dimostrando che, nonostante le tensioni, le due nazioni sono in grado di collaborare in momenti di crisi.