Drone russo colpisce porto Izmail in Ucraina sul Danubio, frammenti in Romania, Bucarest prima smentisce, poi invoca art. 5 Nato

La Romania aveva affermato che il suo confine era costantemente monitorato e che non erano state rilevate minacce russe. Bucarest aveva quindi smentito la notizia, per poi confermare le affermazioni di Kiev, anche se le indagini sono ancora in corso

La presunta caduta dei frammenti di un drone russo sul suolo rumeno ha scatenato una serie di reazioni e preoccupazioni nel Paese. Inizialmente, la notizia, diffusa da Kiev, era stata smentita dal ministero della Difesa di Bucarest, ma ora ha fatto retromarcia, confermando la caduta di pezzi di drone. Il presidente rumeno, Klaus Iohannis, ha espresso la sua indignazione, definendo la situazione "inaccettabile" e una "grave violazione della sovranità" di un Paese membro della NATO.

Drone russo in Romania dopo bombardamento porto ucraino sul Danubio, Bucarest: "Violata sovranità di un Paese Nato"

La Romania ha ammesso che alcuni frammenti di un drone russo di fabbricazione iraniana sono caduti sul suo territorio. Questo drone sarebbe stato presumibilmente lanciato contro il porto ucraino di Izmail, situato non lontano dal confine rumeno. La conferma ufficiale è giunta dal ministro della Difesa rumeno, Angel Tilvar, durante una visita nell'area interessata. Inizialmente, il Ministero degli Esteri ucraino aveva dichiarato che tali droni si erano schiantati nel territorio della Romania, citando informazioni provenienti dal Servizio statale della guardia di frontiera. La Romania aveva affermato che il suo confine era costantemente monitorato e che non erano state rilevate minacce russe. Bucarest aveva quindi smentito categoricamente questa affermazione, ma sembrerebbe che l'Ucraina abbia fornito prove visive a supporto della sua affermazione. Per ora, le indagini sono in corso e le affermazioni di Kiev non sono confermate.

La reazione del presidente Klaus Iohannis non si è fatta attendere. Ha infatti parlato dell'incidente, definendolo "completamente inaccettabile", anche se per adesso non ha comunicato quale siano i provvedimenti che intende intraprendere contro la Russia, né conferma quanto accaduto.

Il ministro della Difesa rumeno ha spiegato che i frammenti del drone, attualmente sotto analisi da parte dei militari, sono stati trovati nelle vicinanze del villaggio di Plaur. In risposta a questo sviluppo, il governo rumeno ha aperto un'inchiesta "urgente e professionale" per stabilire l'origine di quest'arma e ha invocato l'art. 5 della Nato.

Al momento, sembra che la Nato abbia manifestato l'intenzione di evitare un conflitto con la Russia.