Incontro Putin - Erdogan a Sochi, Cremlino: “Accordo sul grano solo se verranno tolte sanzioni a export russo”

Nell'incontro si è parlato anche della situazione in Ucraina, la Siria e la Libia. Putin ha annunciato "forniture gratuite di grano a 6 Paesi africani"

A Sochi, una località russa sulle rive del Mar Nero, si è svolto un significativo vertice tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Questo incontro segna il ritorno alla diplomazia in presenza tra i due leader dopo quasi un anno.

L'agenda dei colloqui ha incluso importanti questioni, tra cui la situazione dell'accordo sul grano tra i due paesi. Questa visita rappresenta anche un fatto storico poiché è la prima volta che il presidente di un paese membro della NATO si reca in Russia dall'inizio della guerra in Ucraina.

Incontro Putin - Erdogan a Sochi, il Cremlino: “Accordo sul grano solo se verranno tolte sanzioni all’export russo”

Nonostante l'importanza dell'incontro, non è previsto che i due leader firmino alcun documento al termine del vertice. Lo ha confermato Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, all'agenzia di stampa Ria Novosti. Tuttavia, Peskov ha descritto la prima parte dei colloqui come "molto costruttiva". L'incontro è proseguito durante una colazione di lavoro faccia a faccia.

Agenda più ampia: situazioni in Ucraina, Siria e Libia

Oltre all'accordo sul grano, l'agenda dei colloqui comprende questioni cruciali relative a situazioni internazionali. Tra queste spiccano la situazione in Ucraina, la Siria e la Libia. L'obiettivo generale è affrontare le complesse dinamiche geopolitiche che coinvolgono entrambi i paesi.

Peter Stano, portavoce della Commissione europea per gli Affari esteri, ha espresso l'aspettativa che la Russia ritorni all'accordo sul grano e interrompa la sua presunta aggressione contro l'Ucraina, che ha un impatto significativo sulle esportazioni di grano di Kiev. Stano ha anche citato un recente attacco russo contro le strutture di esportazione del grano ucraino come prova dell'escalation delle tensioni.

"La controffensiva ucraina oggi sembra un fallimento, speriamo continui a esserlo", ha affermato il presidente russo Vladimir Putin durante la conferenza stampa a Sochi insieme al presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Putin ha inoltre evidenziato che l'anno scorso erano state concordate delle bozze di accordo tra Ucraina e Russia con la mediazione della Turchia, ma purtroppo il governo ucraino ha successivamente "le ha gettate nella spazzatura".

Hub del gas in Turchia

Durante l'incontro, il presidente turco Erdogan ha sottolineato l'importanza del progetto di creare un hub del gas in Turchia. Questo progetto potrebbe avere un impatto significativo sull'economia turca e sulla fornitura energetica della regione. Si è affermato che Gazprom, l'azienda energetica russa, ha presentato un progetto di hub del gas in Turchia, e al momento si stanno conducendo trattative in merito con le autorità turche.

Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che i lavori di costruzione della centrale nucleare di Akkuyu procedono senza intoppi. La Turchia è diventata ufficialmente un membro del club internazionale degli Stati nucleari grazie alla consegna del primo lotto di combustibile nucleare russo ad Akkuyu. Il Cremlino ha dichiarato che, se tutto continuerà secondo i piani, l'anno prossimo verrà avviata la prima unità dell'impianto. Secondo il ministro dell'Energia e delle Risorse Naturali russo, Alparslan Bayraktar, la produzione di energia elettrica inizierà il 29 ottobre 2024 con la prima unità, mentre gli altri reattori entreranno in funzione a intervalli annuali.

L'obiettivo commerciale di Erdogan

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha condiviso un ambizioso obiettivo commerciale durante l'incontro. Erdogan ha dichiarato che mira a raggiungere uno scambio commerciale del valore di cento miliardi di dollari con la Russia. Attualmente, il volume del commercio bilaterale tra i due paesi ammonta a 62 miliardi di dollari. 

Dopo tre ore di intensi colloqui, Putin ha dichiarato che l'incontro con Erdogan è stato un successo. Ha evidenziato che le relazioni tra la Russia e la Turchia stanno prosperando in tutti i settori e direzioni. 

L'accordo sul grano

Putin ha ribadito l'impegno della Russia a tornare all'accordo sul grano, ma ha condizionato questa decisione all'applicazione da parte delle controparti degli accordi che prevedono la rimozione degli ostacoli alle esportazioni di cereali e fertilizzanti russi. "L'Occidente ci ha ingannato sulla natura umanitaria dell'accordo sul grano", ha dichiarato il Cremlino riferendosi al fatto che "i paesi occidentali continuano a non rispettare l'adempimento degli obblighi nei confronti della Russia derivanti dall'accordo".

Erdogan ha espresso fiducia nel fatto che questo processo possa portare a risultati positivi in tempi brevi. Questa dichiarazione è emersa durante una conferenza stampa congiunta con il presidente russo Vladimir Putin ed è stata trasmessa dalla tv di Stato turca Trt.

Il presidente turco ha sottolineato che le alternative proposte all'accordo sul grano non sono "sostenibili, sicure e permanenti" come lo è l'iniziativa sul Mar Nero. Questa osservazione è giunta alla conclusione dell'incontro a Sochi tra Erdogan e Putin.

Putin, durante la conferenza stampa, ha chiarito che i recenti accordi tra Russia, Turchia e Qatar non sostituiscono l'accordo sull'esportazione di grano firmato con l'Ucraina lo scorso luglio a Istanbul, con la mediazione dell'Onu e di Ankara. Questi accordi sono considerati dal Cremlino come complementari all'accordo esistente.

Putin: "Presto forniture gratuite di grano a 6 Paesi africani"

Inoltre, il presidente russo ha annunciato che nelle prossime settimane Mosca si sta preparando per inviare gratuitamente quantità significative di grano a sei paesi africani. Putin ha specificato che ogni paese riceverà da 25.000 a 50.000 tonnellate di cereali. Quest'anno, la Russia prevede un raccolto di grano di 130 milioni di tonnellate, di cui 60 milioni saranno disponibili per l'esportazione. Erdogan, dal canto suo, ha manifestato la sua prontezza nel sostenere l'invio di grano russo ai paesi africani, affermando che la Turchia è disposta a svolgere il suo ruolo in questa iniziativa umanitaria.