Regno Unito, sistema di controllo aereo in tilt: 1000 voli cancellati e effetto domino in tutta Europa

Centinaia di aerei sono rimasti ostaggio nel Regno Unito a causa di un malfunzionamento tecnico. Disagi e cancellazioni per migliaia di passeggeri (tanti anche gli italiani)

Un sistema a ingranaggi perfetti che però, se ne perde uno, fa crollare come nel domino tutti i tasselli circostanti. È esattamente ciò che sta accadendo da qualche giorno nel Regno Unito, dove a causa di un malfunzionamento tecnico al sistema di controllo aereo migliaia di passeggeri di tutta Europa, italiani compresi, stanno affrontando intensi ritardi e cancellazioni ai loro voli. 

Come ha spiegato Martin Rolfe, CIO dell’Autorità di controllo del traffico aereo britannico (NAST), tra lunedì 28 e martedì 29 agosto si sarebbe verificato un malfunzionamento relativo a un piano di volo errato ricevuto dalla stessa NATS, a cui il sistema avrebbe risposto con un blocco automatico. 

“Vorrei scusarmi per il nostro malfunzionamento tecnico (…), ma vorrei anche rassicurare ognuno di voi che sin da questo pomeriggio i nostri sistemi sono tornati a funzionare nella normalità”, ha dichiarato in una nota Rofle. 

Eppure, nonostante la celere risposta della NATS, l’effetto domino è stato implacabile e si è riversato sull’intero continente europeo. A innescarlo un mix di fattori che si è rivelato impossibile da domare. 

Non solo infatti decine di velivoli sono rimasti bloccati nel Regno Unito a causa del malfunzionamento, ma in più le conseguenze sono state ancor più intense a causa dell’ormai nota volontà di massima ottimizzazione da parte della compagnie low cost. L’utilizzo intensivo dei velivoli da parte di compagnie quali EasyJet o WizzAir infatti, porta queste ultime a una massimizzazione assoluta dei loro aerei, con la convinzione che più questi rimangono fermi, più le perdite aumentano. È per questo che spesso le soste tra un viaggio e un altro non superano i 60 minuti e comprendono multiple destinazioni. 

A queste due cause si aggiungono anche delle condizioni climatiche non sempre favorevoli e un periodo intenso di partenze e ritorni.

In tale contesto dunque anche un minimo ritardo è in grado di generare conseguenze su decine di aerei e migliaia di passeggeri. 

Sono proprio questi ultimi inevitabilmente, ad aver pagato il prezzo più alto del malfunzionamento. Si stima che i voli che abbiano subito variazioni siano al momento più di 1000. Il CEO di Ryanair Micheael O'Leary ha dichiarato che solamente lunedì ha dovuto cancellare 250 voli e altri 70 il giorno seguente, provocando conseguenze su più di 40.000 passeggeri. Moltissimi anche gli italiani che hanno dovuto sopportare lunghe attese o addirittura acquistare nuovi biglietti aerei pur di fare ritorno a casa.

I disagi, fa sapere l’autorità aerea inglese, continueranno ancora per qualche giorno, finché l’ultimo tassello del domino non sarà caduto, e il piano di volo non verrà rimesso in piedi.