Incendi a Maui, Hawaii, fatalità o crimine premeditato? Lahaina vittima del Great Reset, Klaus Schwab la mente dietro

La straordinaria ricostruzione di Massimo Mazzucco rivela il progetto del World Economic Forum per l'isola di Maui: il Great Reset non si ferma davanti a nulla

8 agosto 2023, oltre 3.000 edifici di Lahaina, sull’isola di Mahui, vengono completamente distrutti. I morti accertati sono 115, i dispersi più di 850.

Le sirene del sistema di allarme non vengono azionate, nonostante il vento forte (causato dal passaggio dell’uragano Dora) non viene staccata la corrente elettrica e in pieno incendio i vigili del fuoco si ritrovano senz’acqua.

Le immagini della devastazione fanno il giro del mondo. Si notano automobili con i cerchioni completamente fusi, case rase al suolo ma, inspiegabilmente, vegetazione intatta intorno alle case. Addirittura, case intatte, alcune delle quali dipinte di un inusuale colore blu elettrico.

I complottisti si scatenano. Massimo Mazzucco realizza un video eccezionale, che consiglio a tutti di vedere.

In sintesi, Lahaina è stata intenzionalmente rasa al suolo con le Armi ad Energia Diretta (Direct Energy Weapons) per consentire il Great Reset, che per Lahaina prevede da tempo un progetto di smart city ((JumpSmartMaui) esposto dal Governatore delle Hawaii Josh Green alle Nazioni Unite pochi mesi fa.

A 6 giorni dalla catastrofe, gli abitanti della cittadina hanno ricevuto uno sfratto esecutivo, che impone loro di lasciare le proprie proprietà entro 45 giorni.

Il progetto Maui è stato esposto al World Economic Forum nel 2018. In tale occasione, Klaus Schwab ha annunciato che le Hawaii sarebbero diventate il primo Stato americano 100% green, con automobili unicamente elettriche.

Massimo Mazzucco mostra i contratti relativi alla trasformazione di Maui (con Hitachi, McCain’s Smart City Solutions e altri).

Nel suo discorso di circostanza rivolto ai parenti delle vittime, Joe Biden ha detto una cosa a dir poco sbalorditiva: “La storia dei nativi delle Hawaii se n’è andata per sempre”.

Una cretinata o un altro passo avanti verso la Cancel culture? Quando mai un incendio ha cancellato la storia?

Sono stato alle Hawaii una sola volta, molti anni fa. Mi colpì la fierezza degli abitanti indigeni, tratto caratteristico di tutte le popolazioni polinesiane. Più volte, a Rarotonga, a Rangiroa, a Huahinè come a Kauai (ma anche in Nuova Zelanda, a Rotorua), ho incontrato persone che mi hanno detto più o meno: “Questo è il luogo più bello del mondo, ed è casa mia”.

Immagino la disperazione di questa gente mite e ospitale davanti alle rovine delle proprie case, l’indignazione per l’indennizzo di 700 US$, la rabbia per lo sfratto esecutivo già notificato mentre ancora si cercano 850 dispersi.

Stimo Massimo Mazzucco. E’ un ottimo professionista, serio e coraggioso. Non sono in grado di aggiungere o togliere nulla alla sua versione dei fatti.

Il punto è che dal 2014 – nell’ambito dei miei studi sul transumanesimo - leggo i documenti del World Economic Forum. Di una cosa sono assolutamente certo: il Great Reset è in atto da molto tempo e non si arresterà davanti a nulla.

Il più grande esperimento sociale della storia umana deve andare avanti, nessun costo è troppo elevato.

Questo mese il prezzo lo hanno pagato i poveri abitanti di Maui, la prossima volta, a chi toccherà?

“Si sta come d’autunno

sugli alberi le foglie”.

di Alfredo Tocchi, 25 agosto 2023