Elon Musk, ammissione choc su Twitter: "X potrebbe fallire, problema tecnico cancella foto postate prima del 2014"

La piattaforma che un tempo si chiamava Twitter potrebbe avere i giorni contati, anche se il tycoon ha comunque detto di "voler provare fino alla fine a salvare il social"

Non sembra esserci pace per il fu Twitter, da qualche settimana ribattezzato X: sin dai primi giorni in cui il proprietario e fondatore di Tesla Elon Musk ne è diventato proprietario, ne sono successe i tutti i colori, tra licenziamenti, dimissioni e problemi tecnici. E proprio quest'ultimo tipo di guaio nelle ultime ore ha suscitato lo sfogo del tycoon il quale non ha escluso la possibilità di un clamoroso fallimento per l'azienda

Elon Musk, ammissione choc su Twitter: "X potrebbe fallire, problema tecnico cancella foto postate prima del 2014"

"La triste verità è che non ci sono grandi social network al momento. Noi potremmo fallire, come molti hanno previsto, ma proveremo fino alla fine", ha dichiarato Musk sul suo profilo ufficiale X. Il problema tecnico che tanto ha fatto infuriare il miliardario sarebbe la cancellazione in via definitiva di tutte le foto pubblicate sul social prima del 2014, che dunque non possono più essere visualizzate: un problema forse non così grave e serio come i precedenti sollevati per colpa dello stesso Musk, ma tanto è bastato per scatenare il panico. Questa controversia ne succede ad un'altra che ha lasciato invece ben più strascichi, ovvero quella di eliminare del tutto l'opzione di blocco per gli utenti: una decisione molto discutibile che ha fatto infuriare migliaia di utenti con forti dibattiti tra favorevoli e contrari. La maggioranza riguarda coloro i quali si lamentano del fatto di non poter bannare dal proprio account eventuali molestatori ma Musk ha ignorato volutamente le lamentele, invitando gli utenti a silenziare o ignorare gli account più molesti. Tra le tantissime decisioni controverse intraprese dal tycoon da quando si è impossessato di Twitter, anche quella sullo stesso cambio di nome del social, ora ribattezzato X, cosa che non è piaciuta finora a nessun utente della piattaforma. Impossibile poi non dimenticare la decisione di mettere un "tetto" ai tweet leggibili in un solo giorno differenziando tra utenti verificati e non, salvo poi rimangiarsi tutto poche ore dopo e tornare come prima, viste le accese controversie che la proposta aveva suscitato. Infine la scelta più polemica di tutte, quella di far pagare la spunta blu, per il riconoscimento degli account ufficiali, circa 8 dollari al mese (corrispondenti a circa 9 euro), pena la perdita della stessa spunta.