Ucraina, Sarkozy: "Abbiamo bisogno dei russi e loro di noi, compromesso unica soluzione. La Crimea è russa"

L'ex premier francese in netta contrapposizione con la linea di Macron e dell'Occidente. Kiev: "Logica criminale"

Nicolas Sarkozy entra a gamba tesa sulla situazione in Ucraina, e non solo. L'ex premier francese ha da poco rilasciato un'intervista esclusiva a Le Figaro dal titolo "Abbiamo bisogno dei russi e loro hanno bisogno di noi" nella quale va nella direzione opposta dall'Occidente sul dossier ucraina. Sarkozy propone Kiev più "neutrale" grazie alla sua "vocazione di ponte tra Europa e Russia". Propone un "referendum strettamente controllato dalla comunità internazionale per risolvere le questioni territoriali in modo definitivo" e sulla Crimea dice: "Territorio russo fino al 1954 dove la maggior parte degli abitanti si sente russa. Qualsiasi passo indietro sarebbe illusorio".

Ucraina, Sarkozy: "Abbiamo bisogno dei russi e loro di noi, compromesso unica soluzione. La Crimea è russa"

Parole che di certo fanno piacere a Putin considerando l'influenza di Sarkozy. L'ex premier, nonostante sia stato condannato a tre anni di carcere di cui uno da scontare, per uno scandalo legato alle intercettazioni, rimane una figura di riferimento. Basta con l'invio di armi a Kiev, la "diplomazia, il confronto e il dialogo" sono "l’unica via" per uscire dall'impasse. Sarkozy condanna l'invasione di Putin ma ricorda l'importanza della Russia, "vicina dell’Europa": una storia fatta di incomprensioni ma anche di aiuto reciproco. Per questo: "Abbiamo bisogno di loro e loro di noi".

"Senza compromessi nulla sarà possibile e corriamo il rischio che la situazione degeneri da un momento all'altro. Questa polveriera potrebbe avere conseguenze spaventose", sottolinea."Kiev nella Nato e nell'Ue? "Stiamo vendendo promesse fallaci che non saranno mantenute".

Kiev: "Sarkozy? Logica criminale"

Le parole di Sarkozy arrivano a pochi giorni di distanza da quelle di un membro della Nato, il quale ipotizzava anch'esso una possibile adesione all'Alleanza ma solo "cedendo territori a Mosca". Parole che hanno fatto infuriare la controparte, così come hanno fatto arrabbiare quelle del francese. Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak parla di "logica criminale". 

"Gli incoraggiamenti di Sarkozy rappresentano una complicità diretta a un crimine di vecchia data. Non si possono incoraggiare i criminali con frasi tipo ‘terra in cambio della pace'". Non ci sono "nuovi territori della Russia" e Mosca non aveva diritto ad indire i "referendum". 

Poi il solito monito: "La Russia deve perdere", perché è "l’unico modo per fermare davvero la guerra". "Il ripristino di questi territori al rispetto diritto internazionale. Meno provocazioni, meno dichiarazioni contraddittorie, meno incentivi a commettere crimini". Tradotto: più armi e meno tentativi di cessate il fuoco.