Sventato attentato a Zelensky, arrestata un'ucraina, 007: "Passava info a Mosca per bombardare il presidente a Mykolaiv"

Una donna ucraina è stata arrestata con l'accusa di aver passato info ai russi per uccidere Zelensky. Era previsto un bombardamento a Mykolaiv, ma l'attentato è stato sventato

"L'abbiamo presa in flagrante", così gli 007 ucraini hanno comunicato in queste ore tramite una nota l'arresto di una donna ucraina che, stando a quanto riportato dal servizio d'intelligence, negli ultimi mesi avrebbe preso parte attiva ad un progetto russo per eliminare il presidente Zelensky.

007 di Kiev: "Sventato attentato a Zelensky previsto per il 27 luglio, arrestata una talpa ucraina: passava info ai russi per farlo bombardare"

La talpa, arrestata nella sua casa nella città di Ochakov, regione di Mykolaiv, era stata in passato dipendente in uno spaccio militare delle forze armate ucraine. Non è tuttavia stato reso noto quando e per quali motivi si sia concluso tale impiego, così come non sono state diffuse informazioni attorno l'identità della donna, informazioni gelosamente custodite da un'intelligence tutt'ora impegnata in una delicata operazione di indagine atta a svelare la trama di protezioni e contatti che, certamente, la spia aveva all'interno dell'amministrazione politico-militare del Paese. 

Secondo le poche notizie comunicate al pubblico, la donna aveva cercato di ottenere informazioni riguardanti il tragitto del previsto viaggio di Zelensky nella regione di Mykolaiv, la stessa dove la talpa viveva. Come già successo in molte altre situazioni analoghe, il tour avrebbe previsto numerose fermate nelle quali Zelensky avrebbe registrato i video da condividere sui propri canali social. Il piano, quindi, sarebbe stato quello di colpire una di queste tappe con un bombardamento a tappeto, eseguito dall'artiglieria russa per eliminare il presidente ed il suo staff.

Il piano russo avrebbe dovuto avere luogo il 27 luglio scorso, durante la visita alla città di Ochakov. Per allora, tutavia, gli 007 di Kiev avevano già arrestato la donna, di fatto chiudendo il rubinetto delle informazioni in entrata all'Fsb (l'intelligence di Mosca) e rendendo ineseguibile l'operazione. La donna, ora, rischia fino a 12 anni di carcere per "diffusione di informazioni militari".